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Navigando nel Futuro: I Trend del Marketing del 2024

Scritto da Redazione | 10 gen 2024

Abbiamo appena finito di festeggiare l'arrivo del nuovo anno ed è quindi importantissimo sapere quali sono i trend che caratterizzeranno questo 2024. Sicuramente il nuovo anno  segna un'era entusiasmante per il marketing, dove l'innovazione e l'adattabilità diventano cruciali. In questo articolo esploriamo insieme le recenti tendenze con alcuni dati forniti a riguardo dall'istituto di ricerca Kantar.

 

Trend 1:  L'ascesa dell'AI

Che l'intelligenza artificiale sarebbe sempre più entrata a fare parte delle nostre vite lo avevamo capito ed è per questo che abbiamo iniziato a trattare la tematica ormai da tempo nel nostro blog LFM. Kantar, importante società di analisi dei trend lo conferma e mette  l'AI al numero 1 come tendenza principale del 2024. Quindi cosa ci dobbiamo aspettare? Sicuramente dobbiamo immaginarci un mondo dove le campagne di marketing sono guidate da un'intelligenza superiore, capace di analizzare dati in tempo reale e di personalizzare ogni messaggio al suo destinatario. L'IA sta già trasformando il modo in cui interagiamo con i consumatori, offrendo un livello di personalizzazione e efficienza senza precedenti. Secondo Kantar circa il 67% dei marketer confida nelle potenzialità della Generative AI nei processi di marketing. So what? Diventa sempre più importante integrare nelle proprie strategie l'utilizzo dell'AI e imparare a impostare strategie di brand che ne tengano conto!  

 

Trend 2: Approccio consumer centric
 
Non sembra sicuramente una novità, si parla ormai da anni di "approccio consumer centric", e diciamo la verità spesso questa parola è fortemente abusata. Quindi? Cosa ci dobbiamo aspettare di realmente diverso il prossimo anno nella relazione con il consumatore finale?  Ciò che stiamo osservando è un'evoluzione significativa nel comportamento dei consumatori, che diventano sempre più critici e selettivi nei confronti dei brand che scelgono di sostenere. In Italia, come evidenziato da Kantar, una percentuale notevole (84%) dei consumatori, rispetto alla media globale dell'80%, si impegna attivamente nell'acquistare da aziende che appoggiano cause a loro care. Questo dato sottolinea un cambiamento fondamentale: i consumatori non solo cercano prodotti di qualità, ma desiderano anche che i loro acquisti riflettano i loro valori personali e contribuiscano positivamente a questioni sociali rilevanti.
 

In questo contesto, la gestione del brand diventa una questione delicata e multidimensionale. Non si tratta più solo di comunicare efficacemente o di innovare i prodotti, ma anche di allineare l'intera esperienza del cliente con questi nuovi valori. Le aziende devono navigare con attenzione il rischio reputazionale, assicurandosi che ogni aspetto del loro business - dalla comunicazione e innovazione di prodotto, all'esperienza del cliente - sia in sintonia con le esigenze e le aspettative del mercato.

Un aspetto cruciale di questa evoluzione riguarda il pricing. I consumatori non vogliono semplicemente pagare di più per un prodotto; essi cercano un valore aggiunto che giustifichi il prezzo. Questo valore può essere trovato nell'impegno sociale del brand, nella sostenibilità, nell'etica aziendale o in una combinazione di questi elementi. Le aziende devono quindi garantire che, pur sostenendo cause importanti, non perdano di vista la qualità e il valore del loro prodotto e dell'esperienza offerta.

Il buon marketer che da anni ha imparato a mettere al primo posto le esigenze e i desideri dei consumatori,  nel 2024 dovrà farlo ancora di più, con la differenza che oggi ha a disposizione molti più strumenti per un'ascolto attento e per creare una maggiore empatia, tool vitali che  possono trasformare un marchio da semplice venditore a fidato partner nella vita dei suoi clienti. Indovinate un pò quali sono questi strumenti in più? Eh si, ancora una volta parliamo di intelligenza artificiale che oggi ci consente di elaborare una quantità di dati prima impensabile e  strutturare conseguentemente strategie che siano realmente "tailored" rispetto al cliente. C'è chi inizia a parlare di brand liquido, ovvero una rimodellazione del brand che diventa quasi un'entità magmantica che cambia forma e messaggi a seconda del consumatore che ha davanti.
 
 
Trend 3: Il Verde è il Nuovo Nero
 
 
La sostenibilità non è più un'opzione, ma una necessità. Esploriamo come le aziende che abbracciano pratiche eco-compatibili e etiche stanno guadagnando il rispetto e la lealtà dei consumatori, diventando pionieri di un cambiamento positivo. Ma da dove arriva questo trend ? Le motivazione che stanno spingendo questo trend ad emergere sempre di più sono una crescente consapevolezza dell'impatto ambientale dell'industria e del consumo. Le notizie sui cambiamenti climatici e sull'inquinamento stanno infatti influenzando le scelte dei consumatori. A questo si aggiunge sicuramente un maggiore accesso alle informazioni grazie ad internet e ai social media, che rende i consumatori sempre  più informati riguardo alle pratiche delle aziende e li abilita a  condividere facilmente informazioni sulle aziende non etiche. E infine un valore dell'etica sempre più radicato:

 La Generazione Z e i Millennials tendono a cercare un significato più profondo nei loro acquisti, privilegiando prodotti che riflettano i loro valori personali. Questi due gruppi demografici, in particolare, mostrano una maggiore preoccupazione per l'ambiente e per le questioni sociali rispetto alle generazioni precedenti. Sono più propensi ad acquistare da marchi che dimostrano un reale impegno nella riduzione dell'impatto ambientale e nella promozione di pratiche di business etiche. Kantar ci dice che  il 42% delle aziende oggi incorpora metriche di sostenibilità nei propri kpi, rispetto al 26% nel 2021. Questo trend mette in risalto l’integrazione di profitto, pianeta e persone, nella strategia aziendale di molte aziende che nel 2024 passeranno alla fase ideativa e di pianificazione operativa.

 

 

Trend 4:  La Premiumizzazione o Premiumization
 
Stiamo attraversando un periodo caratterizzato da elevata inflazione da una concorrenza sfrenata, e dalla shrinkflation e sconti per mantenere la quota di mercato. La leva del prezzo al ribasso si è dimostrata una strada per molte aziende. I dati di Kantar dimostrano invece che la premiumization è invece una valida alternativa per il 2024 per avere successo. Nella classifica Kantar BrandZ 2023 a livello globale, il 52% dei brand ha raggiunto il top tier del modello di pricing strategico, rispetto al 42% del 2020. Nel 2024, ci dobbiamo aspettare più "premiumizzazione", ovvero una maggiore presenza di strategie volte ad  elevare il posizionamento di un prodotto o servizio, aumentando il suo valore percepito e, di conseguenza, il suo prezzo. Questo non significa semplicemente rendere un prodotto più costoso, ma migliorarne la qualità, il design, l'esperienza dell'utente e la percezione del marchio. Questa tendenza affonda le sue radici in una serie di motivazioni vediamole insieme:

La prima, la Ricerca di Esperienze Uniche e di Qualità: I consumatori, specialmente nelle fasce di reddito medio-alto, sono sempre più alla ricerca di prodotti e servizi che offrano un'esperienza unica e di alta qualità. Non si tratta solo dell'oggetto fisico, ma dell'intero pacchetto, che include il servizio clienti, l'esperienza d'acquisto e l'unicità del prodotto. A questa si aggiunge la Differenziazione del Brand: In un mercato saturo, la premiumizzazione permette ai marchi di distinguersi dalla concorrenza. Offrire un prodotto o un servizio premium può aiutare a creare un'immagine di marca esclusiva e desiderabile. Terza, inevitabile, l'Aumento del Margine di Profitto: Prodotti premium generalmente hanno margini di profitto più elevati. Anche se venduti in volumi minori rispetto ai prodotti standard, i prodotti premium possono generare entrate significative grazie al loro prezzo più alto. Quarta, la Fidelizzazione del Cliente: I prodotti premium tendono a creare una maggiore fedeltà del cliente. Quando i consumatori percepiscono il valore aggiunto di un prodotto premium, sono più inclini a rimanere fedeli al marchio.


Trend 5:  Metriche di attenzione potenziate da AI

L'abilità nel catturare l'interesse dei consumatori è diventata un fattore decisivo per il successo delle campagne di marketing. Tuttavia, il 62% dei professionisti del marketing ancora predilige l'uso di metriche comportamentali non rigorose, come i click o la durata della visualizzazione. Si sta osservando un crescente ricorso a misure di valutazione KPI dell'attenzione, sia nella fase di pre-test che nelle analisi post-campagna, con l'ausilio dell'intelligenza artificiale. Questa tendenza è prevista in ulteriore ascesa per il 2024, offrendo ai professionisti del marketing strumenti di misurazione più efficaci per le pubblicità digitali su vasta scala.

 

Trend 6:  Attenzione ai Brand challenger

Nel settore dei beni di largo consumo, abbiamo assistito a una notevole crescita guidata da marchi emergenti, che stanno sfidando con successo le idee tradizionali, le necessità dei consumatori e le pratiche consolidate, intaccando spesso le quote di mercato dei marchi più affermati. Infatti, il 48% dei consumatori italiani, secondo Kantar, mostra una preferenza per l'acquisto di marchi minori quando possibile. Di conseguenza, i grandi marchi devono focalizzarsi sull'essere più agili, velocizzare il processo di commercializzazione, porre il consumatore al centro della loro strategia e adottare un processo decisionale guidato dai dati per restare al passo con questi marchi emergenti.

 

Trend 7: La ricerca potenziata dall'AI
 
La sfera della ricerca online sta vivendo un periodo di trasformazione radicale, stimolata dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale e dei modelli linguistici avanzati. Questa evoluzione ha portato i motori di ricerca a diventare il quinto punto di contatto più influente per l'impatto sui brand, rispetto all'undicesima posizione che occupavano nel 2018. In questo contesto in rapido cambiamento, diventa fondamentale per i brand aggiornare e ottimizzare la propria strategia digitale e i contenuti online. È essenziale assicurarsi che siano visibili e rilevanti nei luoghi dove i consumatori cercano informazioni, dato che il comportamento di ricerca e le modalità di interazione con i motori di ricerca stanno evolvendo. Questo richiede un approccio più sofisticato e mirato, che vada oltre le tradizionali pratiche SEO, per intercettare efficacemente l'attenzione e l'interesse dei consumatori nell'ecosistema digitale in continua evoluzione.
 
Trend 8: Retail e Pubblicità combo vincente
 
L'associazione tra retail e pubblicità sta emergendo come una combinazione vincente, specialmente in un'era caratterizzata da mutamenti nei comportamenti di consumo. I media retail, ovvero le piattaforme che coniugano vendita al dettaglio e pubblicità, si stanno affermando come un canale indispensabile per coinvolgere efficacemente gli acquirenti. Secondo i dati forniti da Kantar, una notevole percentuale (56%) di professionisti nel settore dei media retail, sia negli Stati Uniti che in Canada, prevede di aumentare gli investimenti in questo ambito, e si prevede che una tendenza simile si verifichi anche in Europa.

In questo scenario, diventa cruciale per gli attori del settore, sia acquirenti che venditori, avere a disposizione metriche di misurazione dell'efficacia pubblicitaria che siano indipendenti dai media tradizionali. Questo approccio permette di ottimizzare le prestazioni dei canali di vendita e di promozione, e di sviluppare campagne pubblicitarie più mirate ed efficaci. Con l'ausilio di queste metriche, i brand possono meglio comprendere l'impatto delle loro campagne sui comportamenti di acquisto e sulla fedeltà del cliente, adattando le strategie pubblicitarie per creare esperienze più coinvolgenti e personalizzate. In sintesi, l'investimento nei media retail rappresenta un passo strategico per i brand che desiderano rimanere competitivi e pertinenti nell'attuale contesto di mercato in rapida evoluzione.

 

Trend 9: Tornare ad Innovare 

Affrontare la sfida della "Death Valley" dell'innovazione significa superare un periodo di stagnazione creativa e tecnologica che molti brand stanno vivendo negli ultimi anni. È dimostrato che i brand riconosciuti come innovativi registrano una crescita tre volte superiore rispetto a quelli percepiti come meno innovativi. Tuttavia, attualmente, si assiste a un calo significativo dei livelli di innovazione, una tendenza che ha preso piede nel periodo post-Covid.

In questo contesto, l'innovazione diventa cruciale per i brand che ambiscono a definire la propria traiettoria di crescita nel 2024. Essere all'avanguardia in termini di innovazione non è solo una questione di tecnologia o di nuovi prodotti; riguarda anche l'adottare nuovi modelli di business, esplorare mercati inediti, e sviluppare strategie di marketing originali e coinvolgenti. L'innovazione può aprire la strada all'acquisizione di nuovi segmenti di consumatori, specialmente quelli che sono in cerca di esperienze e prodotti che si distaccano dalla norma.

Inoltre, l'innovazione contribuisce significativamente al valore del brand. Un'azienda che dimostra di essere all'avanguardia e reattiva ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei consumatori può costruire una reputazione solida e duratura. Questo aspetto è fondamentale in un mercato in cui i consumatori sono sempre più informati e esigenti.

Per emergere dalla "Death Valley" dell'innovazione, i brand devono pertanto adottare un approccio proattivo, sperimentare coraggiosamente e essere disposti a rischiare. Ciò implica investire in ricerca e sviluppo, collaborare con start-up e incubatori di idee, e rimanere aperti a nuove prospettive e metodologie. 

 

Trend 10: Posizioni chiare e allineate al DNA

Nel 2024, il successo dei brand sarà fortemente influenzato dalla loro capacità di assumere posizioni chiare e coerenti su temi globali, allineandole strettamente al loro DNA aziendale e mantenendo ferme queste posizioni nel tempo. I consumatori stanno diventando sempre più esigenti riguardo all'autenticità e all'integrità dei brand, cercando aziende che non solo si esprimono su questioni importanti, ma che agiscono in modo coerente con i valori che dichiarano di sostenere.

Questo approccio richiede un impegno profondo e genuino nel riflettere i valori aziendali in ogni aspetto dell'operato del brand, dalla comunicazione al marketing, dalla catena di fornitura alle pratiche interne. In un mondo in cui i consumatori sono sempre più consapevoli e connessi, l'incapacità di mantenere una posizione coerente o i dietrofront possono causare danni significativi alla reputazione di un brand.

I brand che adottano e mantengono posizioni chiare e in linea con il loro DNA aziendale sono quelli che riescono a costruire una connessione emotiva con i loro consumatori. Questo legame si basa sulla fiducia e sull'identificazione con i valori condivisi, aspetti che diventano decisivi nelle decisioni di acquisto.

Nel 2024 e oltre, un posizionamento rilevante e coerente diventerà un fattore chiave per conquistare e mantenere la fiducia e la lealtà dei consumatori. I brand dovranno non solo parlare, ma dimostrare attraverso azioni concrete e costanti, la loro dedizione a valori e cause che rispecchiano il loro vero spirito aziendale.

 

E voi siete pronti ad affrontare il 2024?