A distanza di poche settimane dalla nostra prima masterclass sull' AI al servizio dell'impresa coordinata da Ye Seul Kim, Bullo e Lazzini, la LFM University ha iniziato a rilasciare una serie di articoli di aggiornamento sulle varie applicazioni dell'AI nei vari settori, per aiutare a comprendere meglio il fenomeno e ad esplorarne le varie opportunità. Oggi tratteremo dell'AI nel mondo dell'intelligenza artificiale applicata all'intrattenimento, un mondo in cui LFM opera da anni essendo al fianco di grandi partner come Warner, Disney e molti altri. L'AI nell'entertainment Nel mondo in rapida evoluzione della tecnologia, l'intelligenza artificiale (AI) emerge come una forza rivoluzionaria, specialmente nel settore dell'intrattenimento. Le sue applicazioni variano dalla creazione di contenuti personalizzati alla trasformazione di esperienze interattive. Al centro di questa rivoluzione, troviamo la Walt Disney Company, un colosso dell'intrattenimento che da decenni incanta il pubblico di tutte le età. La Disney ha abbracciato l'AI non solo per migliorare l'efficienza operativa, ma anche per creare esperienze immersive e magiche per i suoi ospiti. In questo appuntamento del Blog LFM, esploriamo in che modo l'AI sta modellando il futuro dell'intrattenimento in Disney, analizzando i benefici, le sfide e le implicazioni etiche di questa nuova frontiera tecnologica. DisneyWORLD & L'AI La Disney ha sempre puntato sull'innovazione. Dai primi giorni di animazione tradizionale fino all'era digitale, l'azienda ha continuato a spingere i confini della tecnologia. L'incorporazione dell'AI nelle loro operazioni segna un altro capitolo in questa storia di innovazione e vale quindi la pena comprenderne a fondo le meccaniche. Disney World utilizza una vasta gamma di tecnologie AI, inclusa la visione computerizzata e il machine learning, per migliorare l'esperienza dei visitatori e ottimizzare le operazioni interne. Queste tecnologie permettono di creare interazioni quasi umane con i personaggi e di rendere più efficiente il processo creativo. Gli obiettivi strategici di Disney con l'uso dell'AI includono: #Interazionepotenziata: Creare esperienze immersive per i visitatori, rendendo i personaggi più realistici e interattivi. #CustomerEngagement: Migliorare l'ingaggio dei clienti attraverso esperienze personalizzate e interazioni memorabili. #Produttività: Aumentare l'efficienza nel processo di produzione di contenuti. #Proprietàintellettuale: Proteggere e valorizzare la proprietà intellettuale attraverso l'innovazione tecnologica. Vediamo meglio di cosa si tratta. Baby Groot: Un Personaggio Animato dal machine learning Nel cuore pulsante delle attrazioni di Disney World, un piccolo personaggio ha catturato l'immaginazione e il cuore dei visitatori: Baby Groot, il membro più giovane e adorabile dei Guardiani della Galassia dell'universo cinematografico Marvel. Questo personaggio, che ha debuttato con un misto di innocenza e coraggio, è diventato rapidamente un favorito dei fan, simboleggiando una nuova era di intrattenimento interattivo e tecnologico. L'integrazione dei personaggi Marvel nelle esperienze di Disney World ha segnato un significativo cambiamento nel modo in cui il parco a tema ha iniziato a coinvolgere i suoi ospiti. L'ingresso di Baby Groot, in particolare, non è solo una testimonianza dell'amore per i personaggi Marvel, ma anche un esempio lampante di come il machine learning stiano ridefinendo l'esperienza di intrattenimento. Queste tecnologie avanzate sono state impiegate per portare alla vita le interazioni con Baby Groot in modi che prima erano impossibili. Attraverso l'uso di animatronica sofisticata, i personaggi possono ora muoversi e reagire in modi che sembrano straordinariamente realistici. La realtà aumentata aggiunge un altro strato di immersione, permettendo ai visitatori di interagire con il mondo di Groot in modi che sfumano i confini tra realtà e fantasia. Forse l'aspetto più sorprendente è l'uso di sistemi interattivi di riconoscimento vocale e comportamentale che permettono a Baby Groot di interagire in tempo reale con i visitatori. Questo non solo rende ogni esperienza unica, ma crea anche un legame personale tra il personaggio e i fan, rendendo la visita a Disney World un'esperienza indimenticabile. Ma Baby Groot non è l'unico esempio. D3-09: Un'Esperienza Interattiva con il Droide potenziato da AI Nell'universo di Star Wars, i droidi hanno sempre giocato un ruolo fondamentale, affascinando i fan di tutte le età con le loro personalità uniche e le loro capacità tecniche. Allo Star Wars: Galactic Starcruiser di Disney World, questa fascinazione prende vita in un modo completamente nuovo e interattivo attraverso il droide D3-09. Questo non è solo un'altra attrazione, ma un esempio vivente di come l'intelligenza artificiale (AI) stia ridefinendo l'esperienza di intrattenimento tematico. D3-09 non è un semplice droide animatronico, ma un compagno interattivo alimentato da una sofisticata AI. Una volta a bordo del Galactic Starcruiser, i visitatori si trovano immersi in un'avventura che trascende i confini della tradizionale esperienza a tema. D3-09 non si limita a rispondere alle domande dei passeggeri sull'astronave; impara da loro, adattando il suo comportamento e le sue risposte in base alle interazioni precedenti. Questo livello di personalizzazione, in precedenza inimmaginabile, è ora una realtà grazie ai progressi dell'AI. La vera magia di D3-09 sta nella sua capacità di cambiare e crescere in base alle esperienze con gli ospiti. Ogni interazione con il droide è unica, poiché raccoglie dati e apprende in tempo reale, fornendo risposte e reazioni sempre più affinate. Questo crea un senso di connessione personale tra i visitatori e D3-09, rendendo ogni viaggio sulla Galactic Starcruiser un'esperienza unica. FRAN: Rivoluzionare il Re-aging Digitale Nell'industria cinematografica, il ringiovanimento o l'invecchiamento digitale degli attori è sempre stato una sfida tecnologica e artistica. Recentemente, Disney ha compiuto un salto evolutivo in questo campo con lo sviluppo di un modello di intelligenza artificiale noto come Face Re-aging Network (FRAN). Questo strumento rappresenta una svolta significativa nella visione computerizzata e nel machine learning, cambiando radicalmente il modo in cui i film gestiscono il re-aging digitale. Prima dell'avvento di FRAN, il processo di ringiovanimento o invecchiamento digitale richiedeva un'intensa modifica manuale di ogni singolo fotogramma, un compito che richiedeva non solo un'enorme quantità di tempo ma anche un considerevole investimento in termini di risorse umane e finanziarie. FRAN, tuttavia, semplifica questo processo in modo rivoluzionario, consentendo agli artisti di effettuare queste modifiche in modo più efficiente e realistico. La tecnologia dietro FRAN si basa su algoritmi avanzati di machine learning che analizzano e comprendono le caratteristiche facciali in modi che prima erano impossibili. Questo sistema permette di modificare l'età percepita di un volto in modo realistico, mantenendo l'integrità espressiva e le peculiarità uniche dell'attore. In pratica, FRAN può alterare l'aspetto di un attore per renderlo più giovane o più anziano, senza perdere quei dettagli sottili che rendono ogni volto unico. Un altro aspetto rivoluzionario di FRAN è il suo impatto sul processo di post-produzione. Con la capacità di eseguire re-aging in modo più rapido ed efficiente, i tempi di produzione possono essere significativamente ridotti. Questo non solo consente un risparmio di tempo, ma riduce anche i costi associati alla post-produzione, rendendo il processo più accessibile e flessibile. L'impiego di FRAN ha anche implicazioni creative. Gli artisti ora hanno più libertà per esplorare diverse epoche della vita di un personaggio senza i limiti imposti dalle precedenti tecniche di re-aging. Questo apre nuove possibilità narrative, permettendo di raccontare storie più complesse e sfaccettate che spaziano attraverso diverse fasce d'età. Impatto dell'AI sul Processo Creativo e le Sue Implicazioni L'integrazione dell'AI nel processo creativo ha il potenziale di trasformare radicalmente il modo in cui vengono prodotti i contenuti. Mentre offre straordinarie opportunità di innovazione, solleva anche questioni riguardanti l'originalità e l'autenticità. Nel caso di Disney, l'AI aiuta a creare esperienze che sembrano magiche, ma ciò potrebbe anche significare una minore dipendenza dalla creatività umana. Un tema caldo nel dibattito sull'AI nel settore dell'intrattenimento è infatti proprio quello dell'impatto sul lavoro. La paura che l'AI possa sostituire i lavoratori umani è palpabile, come dimostra lo sciopero di Hollywood, dove emergono preoccupazioni sul potenziale spostamento del lavoro dalle mani degli artisti a quelle delle macchine. C'è anche il timore che la dipendenza dall'AI possa in qualche modo ridurre la qualità e la creatività dei contenuti prodotti, nonostante le efficienze che offre. Riflessioni e Prospettive Future Mentre l'AI offre straordinarie opportunità di innovazione, solleva anche importanti questioni etiche. Il settore deve trovare un equilibrio tra sfruttare i vantaggi dell'AI e proteggere i posti di lavoro, mantenendo al contempo un alto livello di creatività e originalità nei contenuti prodotti. L'AI ha il potenziale di trasformare ulteriormente il settore dell'intrattenimento, offrendo esperienze sempre più personalizzate e immersive. Tuttavia, le aziende devono navigare attentamente tra le opportunità e le sfide che questo presenta, specialmente in termini di impatto sul lavoro e sulla creatività. È importante considerare se l'uso dell'AI da parte di Disney e di altre aziende sia davvero incentrato sull'arricchimento delle esperienze dei consumatori o se sia principalmente un mezzo per ridurre i costi e aumentare l'efficienza. Come potrebbe l'AI plasmare ulteriormente il futuro dell'intrattenimento? E quale sarà il suo impatto a lungo termine sul lavoro creativo? So what?? L'integrazione dell'AI nel settore dell'intrattenimento, guidata da aziende come Disney, apre un mondo di possibilità. Mentre le innovazioni in questo campo offrono esperienze immersive e coinvolgenti, sollevano anche importanti domande sul futuro del lavoro creativo e sull'equilibrio tra innovazione tecnologica e autenticità umana. L'AI ha il potenziale di migliorare non solo come consumiamo l'intrattenimento, ma anche come lo creiamo. Tuttavia, rimane fondamentale mantenere una discussione aperta sull'impatto etico e pratico di queste tecnologie, garantendo che la magia della creatività umana continui a essere al centro dell'esperienza dell'intrattenimento.
A distanza di poche settimane dalla nostra prima masterclass sull' AI al servizio dell'impresa coordinata da Ye Seul Kim, Bullo e Lazzini, la LFM University ha iniziato a rilasciare una serie di articoli di aggiornamento sulle varie applicazioni dell'AI nei vari settori, per aiutare a comprendere meglio il fenomeno e ad esplorarne le varie opportunità. Oggi tratteremo dell'AI nel mondo Retail, settore caro a LFM Spa, avendo lavorato nel corso degli anni con prestigiosi marchi che operano in questo mondo. In tempi recenti, il volto del retail sta subendo una trasformazione importante, guidata da colossi come Amazon, che sfruttano tecnologie avanzate per ridefinire l'esperienza di acquisto. Al centro di questo cambiamento c'è la fusione di Intelligenza Artificiale (IA) e creatività, che non solo semplificano le transazioni, ma spingono anche i limiti di ciò che è possibile nel retail. Oggi tratteremo di questo business case e parleremo in particolare di applicazioni evolute di tecnologia con particolare riferimento a: Computer vision, Generative AI , Machine learning, Biometrics, Optical engineering. I tre aspetti chiave della rivoluzione digitale nel retail Nel panorama retail moderno, l'avvento dell'Intelligenza Artificiale (IA) sta delineando una nuova era di convenienza e innovazione. I tre aspetti cruciali da tenere a mente mentre ci avventuriamo in questa rivoluzione digitale sono: L'identità BIOMETRICA L'aumento della COMODITA' L'AI che potenzia l'AI L'identità Biometrica nel Retail per esperienze più intuitive Nell'ambito del retail, l'identità biometrica sta emergendo come una soluzione chiave per elevare l'esperienza del cliente a nuovi livelli di comodità e personalizzazione. La biometria, che include il riconoscimento delle impronte palmari, facciali o delle impronte digitali, consente una serie di interazioni senza attriti che eliminano molte delle tradizionali complicazioni associate all'acquisto in negozio. Ci sono piattaforme che permettono ai clienti di associare le loro informazioni di pagamento a una scansione del palmo, consentendo loro di entrare, fare acquisti e uscire dal negozio con un'efficienza senza precedenti, tutto senza dover tirare fuori portafogli o smartphone. Questa transizione fluida riduce notevolmente i tempi di attesa, soprattutto durante le ore di punta, migliorando la soddisfazione del cliente e incentivando la fedeltà al marchio. Inoltre, l'identificazione biometrica può offrire ai dettaglianti una comprensione più profonda delle abitudini di acquisto dei clienti, permettendo una personalizzazione più efficace delle offerte e delle promozioni. Allo stesso tempo, l'identità biometrica può anche migliorare la sicurezza delle transazioni, riducendo il rischio di frodi e garantendo ai clienti una tranquillità aggiuntiva mentre fanno acquisti. L'aumento della comodità L'innovazione nel settore retail sta raggiungendo nuove vette, rendendo l'esperienza di acquisto in negozio più fluida e senza attriti. Ora, è possibile entrare in un negozio, selezionare gli articoli desiderati e uscire senza la necessità di attendere in fila per il checkout. Questa rivoluzione è resa possibile grazie a una sofisticata rete di telecamere, sensori e algoritmi che tracciano in tempo reale i movimenti e le interazioni dei visitatori all'interno del negozio, registrando gli articoli selezionati e monitorando l'uscita dei clienti. Questa tecnologia non solo elimina le lunghe attese, tipiche dell'esperienza di acquisto tradizionale, ma offre anche ai clienti una libertà e un'autonomia senza precedenti, permettendo loro di gestire il tempo a proprio piacimento. Inoltre, il monitoring accurato delle selezioni di articoli aiuta a prevenire potenziali perdite e furti, fornendo al contempo dati preziosi ai rivenditori sul comportamento dei clienti e sulle preferenze di acquisto. Questo nuovo modello di shopping, sta ridisegnando il panorama del retail, rendendo l'acquisto un'esperienza più piacevole, efficiente e centrata sul cliente. Si tratta di un passo avanti entusiasmante verso un futuro retail più tecnologicamente integrato e orientato al consumatore, dove la comodità e l'efficienza sono al centro dell'esperienza di acquisto. L'AI che potenzia l'AI L'Intelligenza Artificiale (IA) sta entrando in una fase rivoluzionaria, dove l'IA contribuisce a potenziare ulteriormente l'IA: attraverso l'uso dell'IA generativa, è ora possibile creare dati sintetici che servono a formare e affinare modelli IA più robusti, adatti a una moltitudine di casi d'uso nel settore retail. Questa evoluzione tecnologica non solo apre nuove frontiere nell'ambito dell'analisi predittiva e dell'automazione, ma anche nel fornire esperienze cliente più fluide e personalizzate. L'IA generativa, creando scenari di dati ricchi e variati, aiuta i sistemi IA a comprendere meglio e ad adattarsi a una gamma più ampia di situazioni e comportamenti dei clienti, migliorando così l'efficienza e l'efficacia delle interazioni nel mondo del retail. Ad esempio, potrebbe migliorare la gestione degli inventari, la personalizzazione delle offerte e l'efficienza del servizio clienti. Questo avvicinamento tra tecnologia e umanità nel settore retail suggerisce un futuro in cui l'esperienza d'acquisto diventa più intuitiva, reattiva e centrata sulle esigenze e desideri individuali dei clienti. L'intreccio dell'IA generativa con l'IA operativa rappresenta dunque un passo avanti significativo verso un'era retail più avanzata e personalizzata, dove la tecnologia serve a intensificare l'umanità dell'esperienza di acquisto, piuttosto che a soppiantarla. Perchè Amazon è un punto di riferimento Amazon, un gigante riconosciuto nel mondo dell'e-commerce, si distingue anche come una forza motrice nel dominio tecnologico, con una presenza imponente nel settore del cloud computing. La sua audacia nel pionieristico intreccio tra tecnologia e retail ha non solo stabilito un benchmark industriale, ma ha anche aperto la via a nuovi orizzonti di innovazione per gli altri attori del settore. Gli sforzi di Amazon vanno ben oltre la semplice vendita online; l'azienda ha abbracciato una visione olistica che mira a reimmaginare l'intera esperienza di acquisto, integrando soluzioni tecnologiche avanzate per rendere lo shopping più intuitivo, rapido e conveniente. Attraverso iniziative rivoluzionarie come Amazon Go e Amazon One, ha introdotto al mondo il concetto di negozi senza cassieri e transazioni basate su identificazione biometrica, rispettivamente. Queste innovazioni rappresentano non solo un salto quantico in termini di convenienza per il cliente, ma evidenziano anche la capacità di Amazon di guidare il settore retail verso un futuro digitale. La sua continua esplorazione delle potenzialità dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico si manifesta anche nel modo in cui ha potenziato la logistica, la gestione degli inventari e l'engagement del cliente, stabilendo così un modello robusto che molti altri cercano ora di emulare. In questo panorama in evoluzione, Amazon emerge non solo come un venditore, ma come un innovatore tecnologico, segnando il percorso per un futuro retail più interconnesso e centrato sul consumatore. Amazon One & il Just walk out: tecnologie applicate e migliorare dall'AI generativa Amazon One epitomizza l'essenza di un'esperienza di acquisto senza contatto permettendo ai clienti di lasciare portafogli e telefoni a casa, e invece, utilizzare il palmo per le transazioni. Impiegando la luce infrarossa, Amazon One scansiona il palmo, crea una firma unica collegata a una carta di credito o un account Amazon, semplificando così il processo di acquisto. Your palm is all you need è come presentano il servizio, facendo capire la grande intuitività del processo di acquisto. Inoltre, la tecnologia Just Walk Out (JWO) degli store Amazon Go rivoluziona l'esperienza di acquisto convenzionale. Qui, i clienti possono semplicemente entrare, prendere gli articoli di cui hanno bisogno, ed uscire senza il fastidio di fare la coda o effettuare il checkout. Questa esperienza senza soluzione di continuità è alimentata da una combinazione di telecamere, sensori, algoritmi e tecnologia di computer vision che monitora meticolosamente le attività dei clienti all'interno del negozio. La potenza dell'IA generativa migliora ulteriormente queste tecnologie. I team di ricerca di Amazon hanno sfruttato l'IA generativa per creare dati sintetici, che hanno notevolmente migliorato la robustezza della tecnologia Just Walk Out e Amazon One. Generando immagini e clip video sintetiche, il sistema è stato addestrato a gestire casi d'uso complessi, amplificando così la sua efficacia. Alcuni contrattempi da non sottovalutare L'idea dell'IA che crea altra IA pone preoccupazioni sulla stabilità. Sebbene l'esercizio di Amazon mostri il potenziale, ci sono stati alcuni contrattempi che non vanno sottovalutati. Le complessità nella convalida dell'IA generativa, specialmente con tipi di dati complessi come testo e immagini, spesso pongono sfide. Inoltre, le minacce incombenti dell'ereditarietà del pregiudizio e dell'infrazione della privacy sono osservazioni pertinenti in questo sforzo. Altri esempi nel retail L'onda dell'innovazione guidata dall'Intelligenza Artificiale (IA) nel settore retail va ben oltre i confini di Amazon, mostrando come la tecnologia possa essere un catalizzatore per il cambiamento su una scala più ampia. Per esempio, Walmart, un altro colosso del retail, ha abbracciato la rivoluzione dell'IA introducendo una soluzione innovativa per mantenere gli scaffali sempre riforniti. Questo approccio basato sull'IA permette una gestione degli inventari più precisa e tempestiva, assicurando che gli articoli più venduti siano sempre disponibili, migliorando così la soddisfazione del cliente e ottimizzando le operazioni di magazzino. Parallelamente, Lowes ha portato l'IA direttamente ai corridoi dei suoi negozi attraverso l'implementazione del LoweBot. Questo assistente robotizzato aiuta i clienti a trovare ciò che cercano nel negozio, fornendo informazioni dettagliate sui prodotti e guidandoli attraverso gli scaffali. Il LoweBot rappresenta un esempio eloquente di come l'IA possa migliorare l'esperienza del cliente, rendendo lo shopping più efficiente e meno stressante. Queste iniziative evidenziano la versatilità e l'ampio spettro di applicazioni dell'IA nel settore retail. Che si tratti di ottimizzare la gestione degli inventari o di fornire assistenza ai clienti in modo interattivo e informativo, l'IA sta emergendo come una forza trainante per il miglioramento e l'innovazione. Il panorama del retail si sta evolvendo rapidamente, con aziende che sfruttano l'IA per creare esperienze di acquisto più intuitive, efficienti e soddisfacenti. Questi sviluppi sottolineano l'incredibile potenziale dell'IA nel plasmare il futuro del retail, promettendo un'era di maggiore personalizzazione, efficienza e, soprattutto, di maggiore centratura sul cliente in ogni aspetto dell'esperienza di acquisto. Attenzione. Non è tutto oro quello che luccica! L'innovazione nel settore retail, pur portando notevoli vantaggi in termini di efficienza e comodità, solleva anche importanti questioni relative alla sicurezza e alla prevenzione dei crimini. La crescente tendenza verso negozi senza cassieri, sebbene rivoluzionaria, pone sotto i riflettori la questione della fattibilità di tali modelli in un contesto di crescente criminalità nel retail. L'assenza di supervisione umana potrebbe, teoricamente, facilitare il taccheggio e altre attività criminose all'interno dei negozi. Questo scenario potrebbe rappresentare una sfida significativa per i rivenditori, che devono bilanciare l'innovazione con la necessità di mantenere un ambiente commerciale sicuro e regolamentato. D'altro canto, la tecnologia stessa potrebbe offrire delle soluzioni. I sistemi di monitoraggio avanzati, che incorporano telecamere ad alta risoluzione, sensori sofisticati e algoritmi di riconoscimento, potrebbero fungere da deterrente efficace contro attività criminose. Questi sistemi possono identificare e tracciare i movimenti sospetti in tempo reale, fornendo un livello di sorveglianza che, in alcuni casi, potrebbe superare quella umana. Inoltre, l'archiviazione e l'analisi dei dati raccolti potrebbero contribuire a una migliore comprensione e prevenzione delle dinamiche criminose nei negozi. Il dibattito su queste tematiche è complesso e richiede un esame approfondito che tenga conto delle implicazioni etiche, legali e sociali. La sicurezza nel retail del futuro potrebbe richiedere un approccio olistico che integri l'innovazione tecnologica con strategie di prevenzione dei crimini ben ponderate. Invitiamo una riflessione collettiva su questi aspetti cruciali e vi esortiamo a condividere le vostre opinioni e esperienze nei commenti qui sotto, contribuendo così a un dialogo costruttivo che possa guidare il settore verso soluzioni sostenibili e responsabili. Continuateci a seguire! Continueremo a pubblicare aggiornamenti su queste tecnologie e sull'utilizzo dell'AI. Stay tuned!
A distanza di poche settimane dalla nostra prima masterclass sull' AI al servizio dell'impresa coordinata da Ye Seul Kim, Bullo e Lazzini, la LFM University ha iniziato a rilasciare una serie di articoli di aggiornamento sulle varie applicazioni dell'AI nei vari settori, per aiutare a comprendere meglio il fenomeno e ad esplorarne le varie opportunità. Oggi tratteremo dell'AI nel mondo degli avatar, servizio che LFM ha iniziato ad offrire ai suoi clienti da quest'anno riscontrando grande interesse. L'elevata tecnologia che nasconde un AVATAR Gli avatar digitali stanno guadagnando terreno in numerosi settori grazie alla loro capacità di fornire interazioni personalizzate e immersive. La creazione di un avatar digitale coinvolge diverse tecnologie avanzate. Inizialmente, la modellazione 3D è impiegata per creare una rappresentazione digitale realistica dell'avatar, utilizzando software specializzati. La texture mapping viene poi utilizzata per applicare dettagli superficiali all'avatar, come colori e texture. Per animare l'avatar, vengono utilizzate tecniche di animazione computerizzata, che possono includere la cattura del movimento per ottenere movimenti naturali e fluidi. La sintesi vocale (TTS) e il riconoscimento vocale sono tecnologie chiave per permettere agli avatar di parlare e interagire in modo naturale. L'intelligenza artificiale (IA) e il machine learning (ML) giocano un ruolo cruciale nell'equipaggiare gli avatar con capacità di apprendimento e interazione avanzate, permettendo loro di rispondere in modo appropriato alle richieste degli utenti e di apprendere continuamente da nuove informazioni e interazioni. Inoltre, l'elaborazione in tempo reale e la realtà virtuale (VR) o aumentata (AR) possono essere utilizzate per fornire esperienze immersive e interattive con gli avatar digitali in diversi contesti, come la formazione, la presentazione di prodotti, o l'assistenza clienti. Le applicazioni nell'education Gli avatar nell'education: ottimi per la personalizzazione, l'efficienza costi e per l'ingaggio Nel settore dell'educazione, gli avatar digitali rappresentano una risorsa preziosa per arricchire e personalizzare l'esperienza di apprendimento, soprattutto in un contesto di apprendimento a distanza, che è diventato sempre più prevalente in seguito alla pandemia di COVID-19. Gli avatar, incarnando figure tutor o compagni virtuali, possono offrire un supporto immediato e interattivo agli studenti, rispondendo alle domande, fornendo feedback e guidando attraverso il materiale didattico in modo personalizzato. Questo tipo di interazione può mitigare la sensazione di isolamento che a volte accompagna l'apprendimento online. Inoltre, gli avatar possono animare simulazioni virtuali che permettono agli studenti di esplorare concetti complessi in un ambiente tridimensionale interattivo, rendendo l'apprendimento più tangibile e coinvolgente. Ad esempio, gli avatar possono guidare gli studenti attraverso esperimenti scientifici virtuali, esplorazioni storiche o situazioni matematiche complesse, fornendo un contesto visuale che può aiutare a comprendere meglio le teorie astratte. Questa immersione visuale può stimolare la curiosità e l'entusiasmo degli studenti, promuovendo una comprensione più profonda del materiale. Inoltre, le tecniche di gamification, spesso incorporate attraverso l'uso di avatar, possono aumentare la motivazione e l'engagement degli studenti, rendendo l'apprendimento non solo più efficace, ma anche divertente. Attraverso queste applicazioni, gli avatar digitali stanno contribuendo a creare ambienti di apprendimento a distanza più efficaci, interattivi e umanizzati, che possono adattarsi alle esigenze individuali degli studenti in modo più efficace rispetto ai tradizionali metodi di istruzione online. Gli AVATAR AI nell'e-learning possono portare diversi benefici: PERSONALIZZAZIONE Creare degli avatar dedicati che variano a seconda dell'audience a cui ci rivolgiamo può essere un grandissimo valore aggiunto lato business. Pensiamo per esempio in larga scala, un' azienda multinazione che fornisce servizi in diversi mercati, può pensare di customizzare la formazione ai propri dipendenti con avatar che parlino la lingua locale, che si avvicinino di più ai tratti della popolazione locale, o addirittura indossino vestiti del loco. Questo aspetto aiuta sicuramente ad essere maggiormente sulla stessa lunghezza d'onda. ENGAGEMENT: Gli avatar animati, dotati di espressioni facciali e muniti di parola, sicuramente risultano molti più ingaggianti di noiose slide con vocali a supporto. L'attenzione nella formazione non è un aspetto da sottovalutare e il fatto di poter contare su AVATAR che ingaggino l'audience nell'e-learning è un reale valore aggiunto per ogni business. EFFICACIA DI COSTO: Creare un percorso di formazione online con AVATAR è sicuramente meno costoso rispetto alla registrazione di una formazione con delle persone. Immaginatevi il costo di dover affittare uno spazio, trovare una persona con lo standing per presentare, il tempo di registrazione che include i vari take perchè certamente errare umano e la possibilità del buona la prima è solitamente un miraggio. 4. FLESSIBILITA': Quante volte vi è capitato di dover registrare da zero un contenuto perchè l'informazione non è più valida??? Oggi con gli AVATAR è possibile aggiornare le informazioni in un lasso temporale estremamente veloce, rendendo i tuoi contenuti sempre al passo con i tempi. Le applicazioni degli AVATAR nel commercio al dettaglio Questi rappresentanti virtuali stanno trasformando non solo il mondo dell'e-learninng ma anche il modo in cui i clienti interagiscono con i brand online. Gli avatar infatti sono in grado di offrire un servizio clienti 24/7, conducono presentazioni di prodotti e migliorano notevolmente l'esperienza di acquisto online. Ma come funzionano esattamente e quali sono i loro vantaggi pratici? Vediamolo insieme. 1. Assistenza Clienti 24/7 Grazie agli avatar digitali, i clienti possono ricevere risposte alle loro domande in qualsiasi momento del giorno o della notte. Immagina di voler acquistare un paio di scarpe online a mezzanotte e di avere una domanda sulla misura. Invece di attendere il giorno successivo per una risposta, un avatar può fornirti immediatamente le informazioni di cui hai bisogno. Nel 2018, H&M ha lanciato un assistente virtuale e un chatbot chiamato Ada per la sua catena di negozi & Other Stories. Ada era disponibile sul sito web del marchio e assisteva i clienti nell'acquisto online, fornendo risposte in tempo reale alle domande, suggerendo prodotti e guidando i clienti attraverso il processo di acquisto. Il chatbot era progettato per semplificare l'esperienza di shopping online e fornire assistenza immediata, simile a quella che si potrebbe ricevere in un negozio fisico. 2. Presentazioni di Prodotti Gli avatar possono anche essere programmati per presentare prodotti in modo interattivo. Invece di leggere semplicemente una descrizione del prodotto, i clienti possono vedere un avatar che mostra il prodotto, ne illustra le caratteristiche e risponde alle domande specifiche. Esistono oggi diverse applicazioni già in essere nel mondo fashion, dove sempre più stiamo assistendo anche al proliferare di modelle digitali che soppiantano letteralmente il mondo della comunicazione tradizionale 3. Migliorare l'Esperienza di Acquisto Online Con un avatar, l'esperienza di acquisto online diventa più coinvolgente e personalizzata. Gli avatar possono suggerire prodotti basati sulle preferenze dei clienti, offrire sconti personalizzati o persino raccontare storie sul brand. A questo fenomeno si sta affiancando anche il proliferare dei chatbot potenziati da AI che sono in grado di fornire assistenza continua ed evoluta online, riducendo i volumi di gestione per i call center ed aumentando l'ingaggio con il cliente. I servizi AVATAR LFM per il retail ed il marketing Stiamo affrontando una rivoluzione sempre più massiva nel modo di comunicare e di fare formazione. Ed è per questo che LFM ha iniziato ad introdurre, grazie alla propria divisione marketing, i servizi di avatar personalizzati per i propri clienti con applicazioni sia lato formazione ed e-learning che lato comunicazione online. Se siete interessati a questo servizio, potete scriverci e saremo felici di darvi più informazioni!
A distanza di poche settimane dalla nostra prima masterclass sull' AI al servizio dell'impresa coordinata da Ye Seul Kim, Bullo e Lazzini, la LFM University ha iniziato a rilasciare una serie di articoli di aggiornamento sulle varie applicazioni dell'AI nei vari settori, per aiutare a comprendere meglio il fenomeno e ad esplorarne le varie opportunità. Oggi tratteremo dell'AI nel mondo beauty, settore caro a LFM Spa, avendo lavorato nel corso degli anni con marchi noti come Nivea, Vichy, Schwarzkopf e molti altri. Il mondo della bellezza, è in continua evoluzione, e l'intelligenza artificiale (IA) sta giocando un ruolo chiave nel guidare questa trasformazione. La collaborazione tra Estée Lauder e Perfect Corp. ne è un esempio lampante, dimostrando come l'IA possa essere utilizzata per migliorare l'esperienza cliente, rendere il makeup accessibile a tutti e spingere i confini della creatività nel design di prodotti. Vediamo meglio insieme il caso ed esploreremo come diversi tipi di tecnologia AI quali: il facial recognition, il machine learning, il deep learning e l'AR sono sono stati in grado di elevare la customer experience, creando un'esperienza seamless e allo stesso tempo nutrire una maggiore innovazione, personalizzazione e accessibilità dei prodotti. Le due aziende protagoniste Nel panorama della bellezza digitale, due giganti emergono come protagonisti della scena di questo case di anali: la Estée Lauder Companies Inc. e Perfect Corp. Da un lato, abbiamo Estée Lauder, prestigiosa multinazionale americana nel settore cosmetico, conosciuta per la sua ampia gamma di prodotti che spaziano dal makeup alla cura della pelle, dai profumi ai prodotti per capelli. La sua eredità si intreccia con l'eccellenza, la qualità e l'innovazione, mantenendo una reputazione invidiabile nell'industria della bellezza per decenni. D'altro canto, incontriamo Perfect Corp., un fornitore di soluzioni tecnologiche innovative nel campo della bellezza e della moda. Operando come un'azienda SaaS (Software as a Service), Perfect Corp. si distingue per la sua expertise in intelligenza artificiale e realtà aumentata, creando ponti digitali che connettono marchi e consumatori in modi interattivi e coinvolgenti. La sua piattaforma, integrando IA e AR, offre soluzioni rivoluzionarie che spingono i confini dell'esperienza cliente nell'era digitale. Capiamo meglio ora come le due aziende hanno interagito per creare soluzioni innovative. Prova Virtuale: Accessibile Ovunque, In Ogni Momento Grazie alla combinazione di tecnologie IA e AR (Realtà Aumentata), Estée Lauder ha reso possibile per i clienti provare virtualmente diverse sfumature di trucco, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo attraverso la youCam Make up Vitual try on solution. Con l'ausilio di Perfect Corp.'s AI, la feature di prova virtuale per labbra e fondotinta ha non solo incrementato le conversioni ma ha anche rafforzato la fedeltà dei clienti nel lungo termine, eliminando la necessità di consulenti di bellezza e campionature fisiche. Secondo delle statistiche pubblicate proprio da Perfect Corp l'AI ha aumentato significativamente la conversione del 67% e aumentato anche il tempo speso sul sito di Esèè Lauder di ben 2,5 volte! Soluzioni per rendere la bellezza accessibile a tutti Ma le applicazioni di AI non finisco qui per Estée Lauder. La visione di Estée Lauder di rendere l'industria della bellezza accessibile a tutti ha trovato espressione nella creazione di un'app rivoluzionaria destinata a utenti con problemi di vista. Quest'app, nota come Voice-enabled Makeup Assistant (VMA), rappresenta un balzo in avanti nella fusione di tecnologia e bellezza, mirando a fornire una guida pratica e interattiva durante l'applicazione del trucco. L'app VMA di Estée Lauder è stata descritta come la prima del suo genere, utilizzando sia la realtà aumentata (AR) che l'intelligenza artificiale (AI) per analizzare il trucco sul viso dell'utente e fornire feedback audio su quali aree necessitano di ritocchi o mescolamenti (qui puoi trovare ulteriri approfondimenti) Sviluppata con tecnologie di machine learning, l'app VMA utilizza la smart mirror technology, alimentata dalle capacità di realtà aumentata e intelligenza artificiale di Estée Lauder, per assistere la la comunità di persone con problemi di vista nell'applicare il trucco più facilmente. Lanciata nel Regno Unito e in Irlanda nel gennaio 2023, l'ambizione di Estée Lauder per l'app VMA è di aiutare gli utenti con problemi di vista ad applicare il trucco in modo più semplice e sicuro, contribuendo a colmare il divario di accessibilità nell'industria della bellezza. Prodotti Innovativi: Personalizzazione al Centro La personalizzazione è la nuova frontiera del design di prodotti cosmetici. Analizzando dati e preferenze dei clienti, Estée Lauder utilizza l'IA per sviluppare nuovi prodotti per la cura della pelle e profumi. Un esempio è il sistema di raccomandazione di fragranze lanciato in Cina, che offre suggerimenti personalizzati basati su IA, portando la personalizzazione a un nuovo livello. E' indubbio che clienti adorino i negozi fisici, ma allo stesso tempo l'intelligenza artificiale porta l'esperienza a un livello superiore, consentendo loro di sperimentare gli stili senza sforzo. Anche i marchi ne traggono vantaggio, poiché l’intelligenza artificiale riduce i costi, tiene traccia delle tendenze e informa le strategie di prodotto. Le prove virtuali aumentano anche la consapevolezza e il coinvolgimento del marchio, poiché i clienti soddisfatti condividono le loro esperienze, attirando nuovo pubblico e migliorando la fedeltà al marchio. Oltre Estèe Lauder ci sono altri marchi che stanno facendo passi importanti nell'AI del mondo Beauty Il coinvolgimento di giganti dell'industria della bellezza come Estée Lauder nel campo dell'intelligenza artificiale (IA) ha segnato l'inizio di una nuova era di innovazione. Tuttavia, non sono solo. Altri brand rinomati come Sephora ed Elizabeth Arden stanno anch'essi navigando nel mare della tecnologia digitale per elevare l'esperienza dei loro clienti e rivoluzionare il processo di sviluppo del prodotto. Questi sforzi condivisi sottolineano una tendenza crescente verso l'adozione di soluzioni IA nel settore della bellezza, ognuna con un approccio unico ed entusiasmante. Sephora: L'Artista Virtuale Sephora, una delle catene di negozi di prodotti di bellezza più conosciute, ha introdotto il Sephora Virtual Artist, un'applicazione che utilizza l'IA e la realtà aumentata (AR) per permettere ai clienti di provare virtualmente i prodotti di trucco. Questa tecnologia consente ai clienti di visualizzare come apparirebbero con diversi colori e stili di trucco senza doverlo applicare fisicamente, offrendo una piattaforma interattiva per esplorare nuovi look e prodotti. Elizabeth Arden: Rivivere il Passato attraverso l'IA Elizabeth Arden ha lanciato un negozio virtuale, realizzato dalla società di e-commerce esperienziale Obsess, che sfrutta l'IA generativa per creare immagini di marketing. Il negozio virtuale, ispirato al storico salone di Elizabeth Arden sulla Fifth Avenue, presenta informazioni sui prodotti e un mini museo online sulla storia del brand. E.A. ha adottato un approccio nostalgico dell'intelligenza artificiale, l'IA è stata infatti utilizzata per migliorare ed editare immagini storiche del brand, creando nuovi asset visivi. Questa iniziativa mira sicuramente a strizzare l'occhiolino ai consumatori più giovani e a sperimentare nuove modalità di shopping, con una prima fase di lancio negli Stati Uniti, seguita da un'espansione in altri paesi. Se volete approfondire quest' ultima case trovate il link di approfondimento qui. Ci rivediamo tra due settimane con un altro business case di applicazione dell'AI. STay tuned!
A distanza di poche settimane dalla nostra prima masterclass sull' AI al servizio dell'impresa coordinata da Ye Seul Kim, Bullo e Lazzini, la LFM University è lieta di annunciare che a partire da questa settimana inizierà a condividere sul proprio blog e sui propri canali una serie di articoli e aggiornamenti che tratteranno delle numerose applicazioni dell'intelligenza artificiale applicata in vari settori. Oggi parleremo di AI applicata nel settore manifatturiero automotive, un settore che l'azienda LFM ama da anni, avendo lavorato con diverse marchi quali Ferrari, Smart, Citroen, Mercedes, Wolkswagen, Volvo e Seat. L'Intelligenza Artificiale rivoluziona la produzione automobilistica Nell'era della digitalizzazione, l'Intelligenza Artificiale (IA) sta diventando un pilastro fondamentale per molte industrie. Una delle pioniere in questo campo è l'industria automobilistica, con Hyundai Motors e Tesla che emergono come un leader nell'implementazione dell'IA nelle sue operazioni di produzione. Prima di vedere il caso specifico delle due aziende cerchiamo di capire meglio il background dell'industria automotive in relazione con l'innovazione e l'AI. L'industria automobilistica rappresenta un perfetto crogiolo per l'innovazione. Tra le tecnologie evolute più rilevanti troviamo: il deep learning, il digital twin e la Light detection & ranging meglio conosciuta come LiDAR. Vediamole brevemente. 1.il Deep Learning sottocategoria del machine learning basata su reti neurali con tre o più strati, cerca di simulare il comportamento del cervello umano, permettendo di apprendere da grandi quantità di dati. Nel settore automobilistico, il deep learning ha un ruolo fondamentale, specialmente nelle tecnologie emergenti come le auto a guida autonoma. Queste reti neurali profonde possono riconoscere e classificare oggetti all'interno dei dati, come ostacoli o segnali stradali, con precisione. Ad esempio, le reti neurali convoluzionali (CNN) sono utilizzate per la visione artificiale e la classificazione delle immagini, permettendo alle auto di rilevare e interpretare l'ambiente circostante. Attraverso l'apprendimento profondo, le auto possono migliorare la loro capacità di navigazione, prevenzione degli incidenti e interazione con l'ambiente. 2. il Digital Twin è una rappresentazione digitale di un oggetto fisico, persona o processo, contestualizzato in una versione digitale del suo ambiente. Questa tecnologia permette di simulare situazioni reali e i loro esiti, facilitando decisioni più informate. Nel settore automobilistico, un digital twin può rappresentare un veicolo, permettendo di simulare il suo comportamento in vari scenari. Ad esempio, attraverso il digital twin, le aziende possono effettuare rapidi test e ottimizzazioni dei design dei veicoli, identificare difetti prima della produzione effettiva e monitorare in tempo reale le prestazioni del veicolo. Questo porta a una maggiore efficienza, riduzione dei tempi di commercializzazione e miglioramenti nella qualità del prodotto. 3. LiDAR o light detection & ranging una tecnologia che usa la luce laser per misurare le distanze e creare mappe tridimensionali degli oggetti. Funziona emettendo un impulso laser e registrando il tempo impiegato dalla luce riflessa per tornare al ricevitore, calcolando così la distanza. È fondamentale per i veicoli autonomi, fornendo dati precisi sulla distanza e sulla forma degli oggetti circostanti. Queste tecnologie non solo mirano, nel mondo automobilistico a migliorare l'efficienza e la precisione ma anche garantire controllo di qualità superiore, una maggiore stabilità dei veicoli e una sicurezza ottimale sul luogo di lavoro. Vediamo ora più da vicino il caso Hyundai. Rivoluzione IA di Hyundai, KIA con AIRS e KT Hyundai Motor Company, insieme a Kia, sono nomi di spicco nell'industria automobilistica mondiale con sede in Corea del Sud. Ma ciò che distingue Hyundai è la sua dedicata divisione AIRS, esclusivamente focalizzata sull'Intelligenza Artificiale. Inoltre, in collaborazione con KT, una delle principali società di telecomunicazioni della Corea del Sud, Hyundai ha fatto passi da gigante nell'adozione dell'IA. L'IA in Azione in Hyundai Qualità potenziata dalla Tecnologia: Hyundai ha adottato il DEEP LEARNING di cui abbiamo appena parlato sopra, per ispezionare la vernice delle auto, identificando e risolvendo rapidamente i problemi, eliminando quasi completamente l'intervento umano. Un progetto pilota del 2019 presso lo stabilimento Hyundai di Ulsan ha scansionato quotidianamente circa 400 fogli di ispezione della vernice con una precisione del 95%. Questa innovazione non si limita solo all'industria automobilistica, ma si estende anche al settore retail. Immagine a scopo esemplificativo Stabilità ottimale: L’intelligenza artificiale migliora l’allineamento delle ruote prevedendo valori di regolazione ottimali attraverso l’apprendimento iterativo dai dati passati, correggendo potenziali problemi di guida causati dalle ruote disallineate. Il sistema di intelligenza artificiale apprende dai dati storici per proporre regolazioni accurate per i nuovi angoli delle ruote, facilitando la trasmissione continua dei dati e un migliore allineamento. Immagine a scopo esemplificativo Sicurezza al primo posto: La sicurezza dei lavoratori è di primaria importanza. KT ha sviluppato una 'Recinzione Virtuale IA' per lo stabilimento automobilistico di Kia. Integrando l'IA con un sensore 3D LiDAR, questo sistema di sicurezza è in grado di rilevare automaticamente la presenza di persone in aree pericolose, fermando le operazioni per garantire la sicurezza del personale. Certamente Hyundai e Kia non sono le uniche aziende automotive ad aver ampiamente abbracciato l'AI, infatti molte altre aziende stanno adottando l'Intelligenza artificiale per migliorare i loro processi di produzione. Ad esempio, Tesla utilizza sistemi di visione per il controllo della qualità, vediamo meglio questa case study. Tesla e l'intelligenza artificiale e i sistemi MVS Tesla applica l'Intelligenza Artificiale (IA) e i Sistemi di Visione Artificiale (MVS) per ottimizzare e accelerare i suoi processi produttivi. Nei suoi impianti di produzione, Tesla ha implementato MVS avanzati per il controllo qualità. Questi sistemi utilizzano telecamere ad alta risoluzione e algoritmi di elaborazione delle immagini per ispezionare i veicoli in tempo reale durante l'assemblaggio. Controllano l'allineamento dei pannelli della carrozzeria, la qualità della verniciatura e altri parametri visivi, identificando difetti con una precisione che supera le capacità umane. In caso di rilevamento di irregolarità, queste vengono corrette manualmente o in modo automatizzato, garantendo che ogni veicolo Tesla aderisca a standard qualitativi rigorosi. L'uso di MVS da parte di Tesla contribuisce a migliorare il controllo qualità durante la produzione dei loro veicoli, riducendo il tempo sulla linea di produzione e migliorando il processo di fabbricazione. Le tecnologie trasformative alla base di questi sistemi, tra cui algoritmi di elaborazione delle immagini e Intelligenza Artificiale, ne potenziano la funzionalità e le capacità. Queste tecnologie sono in rapida evoluzione, con progressi come il miglioramento della tecnologia dei sensori e l'integrazione con la robotica che spingono il settore in avanti. Aziende come Tesla testimoniano il potenziale su larga scala dell'integrazione di MVS e IA, indicando un futuro in cui tali sistemi sono onnipresenti nelle strutture di produzione. Guardando verso questo futuro, è evidente che i MVS continueranno a guidare miglioramenti della qualità e dell'efficienza operativa nella produzione, plasmando l'industria per gli anni a venire. Se il caso Tesla ti ha incuriosito puoi approfondirlo qui. Conclusioni e food for thoughts In questo articolo abbiamo imparato come l'AI può avere degli impatti significativi sul processo di produzione dell'automotive ed in particolare in 3 punti da ricordare: 1. AUMENTO DELLA QUALITA' grazie alla tecnologia 2. STABILIZZAZIONE OTTIMALE grazie all'apprendimento dei dati 3. SICUREZZA grazie alle AI Fenceo aree delimitate per diminuire il rischio dei lavoratori Fateci sapere cosa ne pensate, e preparatevi per i nostri prossimi articoli di AI applicata ai vari settori! La LFM University non si ferma mai e non vediamo l'ora di condividere aggiornamenti sui nostri master e i nostri percorsi di formazione. Stay tuned!
La prima masterclass sull' Intelligenza Artificiale (IA) al Servizio dell'Impresa ,organizzata da LFM University con la supervisione e coordinamento di YeSeul Kim, Isabella Lazzini e Massimo Bullo, si è tenuta il 6 e 7 ottobre ed è stata un evento di grande successo per la tematica trattata estremamente attuale e per la varietà di speaker intervenuti. Provenienti da tutto il mondo, gli esperti di rilievo nel settore dell'IA, hanno offerto spunti preziosi e approfondimenti sui vari aspetti di questa tecnologia rivoluzionaria fornendo una visione 360°. La sessione pratica di hands on prevista nei due giorni di masterclass, con il relativo assessment finale da parte dei giudici Lazzini, Bullo, Giomo, ha contribuito a rendere ancora più interattiva e utile l'esperienza formativa. In questo articolo ripercorreremo alcune delle tematiche principali trattate dai nostri professori ed i momenti salienti del corso. Mariella Borghi e l'intro sull'IA e le sue definizioni e sottocategorie Mariella Borghi, uno dei nomi di spicco dell'evento, il cui background abbiamo ampiamente trattato negli articoli precedenti del nostro blog, ha fornito una panoramica dettagliata sulle diverse tipologie di intelligenza artificiale. Ha portato l'audience in un bellissimo viaggio narrativo in cui ha spiegato le varie definizioni di IA e la differenza tra i tre grandi macro cluster di Intelligenza artificiale: la ANI, AGI e ASI. ANI (Artificial Narrow Intelligence): è una forma di IA specializzata in un compito specifico, come riconoscere immagini o tradurre testi, è quella forma di intelligenza artificiale atta ad eseguire attività ripetitive in un area specifica, sulla base di un insieme di regole definite con lo scopo di risolvere un determinato problema. Rientrano in questa categoria realtà come il riconoscimento facciale, il chatbot, gli assistenti vocali, chat GPT stessa. AGI (Artificial General Intelligence): rappresenta una forma di IA che può svolgere qualsiasi attività intellettuale a livello umano, si parla infatti a tale proposito di Machine intelligence, dove la macchina è fornita di una vera e propria intelligenza cosciente, ovvero una intelligenza che imita la capacità umana di pensare, capire, imparare, ragionare e applicare conseguentemente la sua intelligenza per risolvere qualsiasi problema come fanno gli umani in qualsiasi situazione. ASI (Artificial Super Intelligence): è un tipo di IA che supera le capacità cognitive dell'essere umano in quasi tutti gli aspetti. Si parla a tale proposito di Machine Consciousness, ovvero una situazione in cui la macchina non solo è cosciente di se stesse, ma esprime desideri, pensieri, emozioni, bisogni e credenze proprie. Proseguendo, Mariella ha poi delineato i vari sottoinsiemi dell'IA, aiutando il pubblico a comprendere la differenza tra AI (Intelligenza Artificiale), Machine Learning (apprendimento automatico), Deep Learning (apprendimento profondo), Generative AI (IA generativa), Natural Language Processing (elaborazione del linguaggio naturale), Computer Vision (visione artificiale) e Robotics (robotica). Questi termini, spesso usati in modo intercambiabile, rappresentano in realtà aspetti distinti e complementari dell'IA. I sottoinsiemi di intelligenza artificiale L'illuminante intervento di Mariella ha consentito ai partecipanti del corso di mettere le basi didattiche per iniziare a masticare l'alfabeto dell'intelligenza artificiale e comprenderne le varie sfaccettature. Mariella Borghi Shalini Kuraphati e l'importanza dei DATI nel mondo dell'Intelligenza Artificiale Uno dei mantra che emerge in continuazione quando si parla di Intelligenza artificiale è: If there is no DATA, there is no AI Shalini Kurapati Durante il suo intervento, Shalini Kurapati, un' altra illustre relatrice della masterclass della LFM University, ha sottolineato l'importanza dei dati nella formazione dell'IA. L'imprenditrice indiana-piemontese, ha evidenziato come la qualità e la quantità dei dati siano fondamentali per allenare modelli di IA efficienti e precisi. In particolare, Shalini ha approfondito il concetto di dati sintetici, oggi strumento fondamentale nel mondo IA. Ma cosa sono i dati sintetici e perchè sono utili nel processo di apprendimento dell'IA? I dati sintetici sono dati generati artificialmente attraverso algoritmi e tecniche specifiche, piuttosto che essere raccolti da eventi reali. Questi dati sono progettati per simulare e replicare le caratteristiche dei dati reali, permettendo di creare set di dati ampi e variati senza la necessità di raccogliere informazioni dal mondo reale. L'utilizzo dei dati sintetici è particolarmente utile nell'apprendimento dell'intelligenza artificiale per diverse ragioni. 1.Permettono di superare le limitazioni legate alla raccolta di dati reali, che può essere costosa, lenta o, in alcuni casi, impossibile. 2. Offrono la possibilità di generare dati specifici per situazioni o scenari particolari, garantendo una copertura completa di tutte le potenziali variabili o condizioni. 3. essendo generati in modo controllato, i dati sintetici possono ridurre problemi legati a privacy e sicurezza, evitando l'uso di dati sensibili o personali. In sintesi, i dati sintetici rappresentano una risorsa preziosa per accelerare e ottimizzare il processo di apprendimento delle macchine, fornendo modelli di IA con set di dati ricchi e versatili. Questi dati, generati artificialmente, possono essere utilizzati per simulare situazioni reali e sono particolarmente utili quando i dati reali sono insufficienti, costosi o difficili da ottenere. L'uso di dati sintetici può quindi accelerare e migliorare il processo di formazione dei modelli di IA. Dayana Meijas Roman L'intervento di Dayana ha portato i partecipanti all'insegna di un viaggio su come l'intelligenza artificiale avrà un impatto significativo sul concetto di lavoratore così come siamo abituati a concepirlo oggi. Le statistiche proiettano dei numeri che sono sicuramente degni di nota, si stima infatti che il 23% dei lavori di oggi cambieranno e il 44% delle core skills dei lavoratori evolveranno drasticamente nel corso dei prossimi 5 anni. Diventa dunque fondamentale restare al passo con il cambiamento e abbracciare l'AI come un tool, un assistente, con cui collaborare per aumentare la propria produttività. Ma quali sono le caratteristiche che verranno sempre più ricercate nei lavoratori di domani? Con l'avvento di tecnologie avanzate come Chat GPT e l'espansione dell'intelligenza artificiale, il panorama lavorativo è destinato a subire profonde trasformazioni. I lavoratori del futuro dovranno possedere una serie di competenze chiave per rimanere rilevanti e competitivi: Pensiero Creativo: La capacità di generare idee innovative e trovare soluzioni originali sarà fondamentale, soprattutto quando le macchine potranno gestire compiti ripetitivi. Pensiero Analitico: Oltre alla creatività, la capacità di analizzare e interpretare dati complessi sarà essenziale per prendere decisioni informate. Educazione Tecnologica: Una solida comprensione delle nuove tecnologie, comprese AI e Big Data, sarà cruciale. Non solo per utilizzarle, ma anche per capirne le potenzialità e i limiti. Curiosità e Lifelong Learning: L'apprendimento non si ferma alla formazione formale. La curiosità e la volontà di continuare a imparare saranno vitali in un mondo in costante evoluzione. Resilienza, Flessibilità e Agilità: La capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, superare le sfide e rimanere flessibili in situazioni impreviste sarà sempre più richiesta. Pensiero Sistemico: Comprendere come le varie parti di un sistema interagiscono tra loro sarà essenziale, soprattutto in ambienti lavorativi sempre più interconnessi. AI e Big Data: Oltre alla mera comprensione, la capacità di lavorare con intelligenza artificiale e grandi set di dati diventerà una competenza chiave in molte professioni. Motivazione e Consapevolezza di Sé: La motivazione intrinseca e una profonda consapevolezza delle proprie capacità e aspirazioni guideranno i lavoratori verso successi personali e professionali. Talent Management: La capacità di identificare, coltivare e gestire talenti sarà cruciale per le organizzazioni che cercano di sfruttare al meglio le risorse umane in un ambiente tecnologico. Orientamento al Servizio al Cliente: Nonostante l'avvento di chatbot e IA, l'abilità di interagire, comprendere e servire i clienti con un tocco umano rimarrà insostituibile. Giuseppe Mayer e l'aumento della produttività grazie all'AI Giuseppe Mayer, ha portato i partecipanti della masterclass a scoprire gli impatti straordinari che l'AI può avere nella produttività di noi tutti. L'intelligenza artificiale può ricoprire parecchi ruoli e agire come l'assistente di cui hai bisogno per prendere note e riassumere dei contenuti, il collega stratega che ti può affiancare nel processo decisionale, o il creativo a cui chiedere degli spunti e delle idee. Sono numerosissime le funzioni attribuibili all'AI, dobbiamo pensarla a come se fosse una veste da super eroe che una volta indossata consente di renderci più creativi, più analitici, più tecnici, più articolati. Il mondo del marketing sarà uno dei più impattati dall'AI e Mayer spiega i 4 ambiti di impatto più rilevanti: Tolleranza Zero per le Interfacce Inefficienti: In un'era dominata dalla tecnologia, i consumatori si aspettano esperienze utente fluide e senza intoppi. L'AI, con la sua capacità di anticipare e rispondere alle esigenze degli utenti, assicurerà che le interfacce siano ottimizzate al meglio. Problemi come ritardi, errori o interruzioni non saranno più tollerati, poiché l'AI garantirà un'esperienza utente senza precedenti. Superiorità Decisionale dell'AI: Dobbiamo riconoscere che, in molte circostanze, l'AI è ora in grado di prendere decisioni più informate e accurate rispetto agli esseri umani. Attraverso l'analisi di enormi quantità di dati, l'AI può identificare tendenze, prevedere comportamenti e guidare strategie di marketing più efficaci. L'AI come Macchina del Tempo per la Produttività: Una ricerca di Goldman Sachs ha evidenziato come l'AI generativa possa agire come una macchina del tempo, proiettando le aziende nel futuro in termini di produttività. Secondo lo studio, si prevede che la AI generativa aumenterà la crescita della produttività degli Stati Uniti dell'1,5% ogni anno per il prossimo decennio. Questo significa che le aziende che adottano l'AI possono aspettarsi di accelerare notevolmente i loro processi e risultati. Personalizzazione su Larga Scala Grazie all'AI: La personalizzazione è sempre stata una delle sfide più grandi del marketing. Con l'AI, questo non è più un problema. Le tecnologie basate sull'IA possono analizzare le preferenze, il comportamento e le esigenze di ciascun consumatore, consentendo alle aziende di offrire esperienze altamente personalizzate su larga scala. Questo significa che ogni cliente potrà beneficiare di un'esperienza unica, modellata intorno alle sue specifiche esigenze e desideri. Marcela Sabino e l'AI per l'innovazione Nella sessione con Marcela Sabino abbiamo trattato come l'AI può essere forza motrice di innovazione all'interno dell'azienda. Ma come riesce a farlo? L’AI ha immense capacità di processare dati, ed ora che si può connettere ad Internet ha accesso a tutta la somma della conoscenza umana. Grazie alla “Transformer technology”, l’AI può processare e analizzare più tipologie di grandi dataset (testo, numeri e molto altri) ancora più velocemente, scoprendo dettagli importanti e trend che gli umani possono facilmente non vedere. Può anche simulare esperimenti, e supportare le persone in una varietà di progetti creativi ed innovativi. In questa narrazione sul potere innovativo dell'AI, Marcela ha portato la classe a capire come la stessa possa avere dei casi d'uso interessanti all'interno del processo di innovazione. L'Intelligenza Artificiale (AI) sta emergendo, infatti, come una forza motrice nel panorama dell'innovazione, offrendo un ventaglio di opportunità in vari settori e fasi del processo innovativo: Generatore di Idee: L'AI può fungere da incubatore di idee, analizzando enormi quantità di dati e identificando tendenze emergenti o pattern nascosti. Questo permette alle aziende di anticipare le esigenze del mercato o di ideare soluzioni innovative prima dei concorrenti. Supporto alla Ricerca: Durante la fase di ricerca, l'AI può accelerare la raccolta e l'analisi di dati, identificando rapidamente le informazioni rilevanti e filtrando ciò che è irrilevante. Ciò consente di ridurre il tempo e le risorse impiegate nella fase di ricerca, rendendo il processo più efficiente. Supporto nel Decision Making: Grazie alla sua capacità di analizzare e interpretare grandi set di dati, l'AI può fornire insight preziosi che guidano le decisioni aziendali. Questo significa che le aziende possono prendere decisioni informate basate su dati concreti, minimizzando i rischi e massimizzando le opportunità. Aumento della Produttività: L'AI può automatizzare una serie di compiti ripetitivi e laboriosi, permettendo ai team di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto. Questo non solo accelera il processo di innovazione, ma anche libera risorse umane e finanziarie che possono essere reinvestite in altre aree strategiche. Soddisfazione del Cliente e Miglioramento dell'Esperienza: L'AI può analizzare il comportamento e le esigenze dei clienti in tempo reale, permettendo alle aziende di offrire soluzioni personalizzate e migliorare l'esperienza del cliente. Questo non solo aumenta la fedeltà del cliente, ma diventa anche una fonte di innovazione, poiché le aziende possono identificare e rispondere rapidamente alle nuove esigenze del mercato. Luca Lisci e gli step necessari per portare avanti un progetto basato su AI Luca Lisci, fondatore e CEO di Next present, del cui background abbiamo ampiamente trattato in articoli precedenti nel nostro blog, ha chiuso il percorso di masterclass spiegando a tutta la platea la checklist che ciascuna azienda deve smarcare prima di proporre progetti di AI. Introdurre progetti basati sull'Intelligenza Artificiale (AI) in un'azienda, infatti, può essere una sfida complessa, data la natura avanzata della tecnologia e le implicazioni che essa comporta. Tuttavia, seguendo una checklist metodica a tre step, è possibile affrontare questa sfida in modo strutturato e produttivo: Identificare il Problema: Prima di tutto, è fondamentale avere una chiara comprensione del problema che si intende risolvere con l'AI. Questo richiede un'analisi approfondita delle esigenze aziendali, dei processi esistenti e delle potenziali aree di miglioramento. Solo con una definizione chiara del problema, si può valutare se l'AI sia effettivamente la soluzione appropriata. Quindi adoperatevi per identificare il vostro business problem! Valutare le Soluzioni e Capire il Valore dell'AI: Una volta identificato il problema, è essenziale valutare tutte le possibili soluzioni. Questo step implica la discussione delle alternative e la comprensione dei motivi per cui l'AI potrebbe essere la scelta migliore. L'AI, con le sue capacità di analisi dei dati e di apprendimento, potrebbe offrire vantaggi in termini di efficienza, precisione e automazione rispetto ad altre soluzioni, ma non sempre è l'unica soluzione percorribile, quindi attenzione a partire per approcci all in sull'AI!. Valutare Soluzioni AI Off-the-Shelf o Personalizzate: Qui, la decisione riguarda la scelta tra soluzioni AI preconfezionate disponibili sul mercato o soluzioni custom sviluppate specificamente per le esigenze dell'azienda. Le soluzioni off-the-shelf possono essere più economiche e rapide da implementare, ma potrebbero non soddisfare tutte le esigenze specifiche dell'azienda. Al contrario, le soluzioni custom, pur essendo potenzialmente più costose e richiedendo più tempo per lo sviluppo, offrono una maggiore flessibilità e possono essere modellate esattamente secondo le necessità aziendali. Occorre quindi valutare bene quale strada è meglio intraprendere in base al budget disponibile, alle esigenze e al tempo a disposizione! Il workshop con gli esperti di settore per imparare a lavorare con l'AI Come ogni masterclass che si rispetti, anche la masterclass AI al servizio dell'impresa della LFM University ha previsto nella due giorni diverse sessioni hands on per dare la possibilità a tutti i partecipanti di confrontarsi con i tool dell'intelligenza artificiale e apprendere meglio i concetti imparati. La seconda giornata è stata infatti caratterizzata da numerosi workshop e lavori di gruppo dove i migliori mentor AI hanno affiancato i vari gruppi co-creando soluzioni adatte per i vari business problem identificati e i giudici Bullo e Lazzini hanno poi valutato la fattibilità e la bontà dei progetti oltre a fare coaching alle classi. Pubblicheremo a breve i commenti dei partecipanti per darvi l'opportunità di ascoltare direttamente dalle loro parole le impressioni e i feedback sul master. Stay tuned!
Nell'era digitale, i consumatori si aspettano un'esperienza di acquisto fluida e coinvolgente. Mentre l'online gioca un ruolo cruciale, il punto vendita rimane un elemento chiave nella shopping experience. LFM, azienda leader nei servizi di retail, marketing, business intelligence ed eventi&viaggi, ha collaborato e continua a collaborare con numerosi player appartenenti ai più svariati settori, dalla tecnologia, al largo consumo, fashion, automotive e molti altri per migliorare la loro presenza nei punti vendita. ILIAD è un esempio di grande azienda che ha scelto l'azienda LFM per migliorare il proprio racconto nei punti vendita. In questo articolo vogliamo esplorare il ruolo cruciale del personale nel punto vendita e l'importanza della gestione del back office lato agenzia al fine di aumentare la fedeltà del personale stesso, diminuendo così i tassi di cosiddetto churn ovvero abbandono del personale. La Qualità del Personale e la Shopping Experience Secondo recenti statistiche, l'83% dei consumatori afferma che l'interazione con il personale competente e cordiale è essenziale per un'esperienza di acquisto positiva. Questo sottolinea l'importanza di avere persone qualificate nei punti vendita. Ma quello che c'è dietro ad un personale formato nel punto vendita è molto più complesso di quello che si possa pensare e creare delle squadre che siano preparate e soprattutto fidelizzate all'azienda che rappresentano diventa una vera e propria arte. La Complessità dietro la Formazione di un Promoter: Un'Immersione nel Mondo LFM Nel vasto mondo delle vendite al dettaglio, la figura del promoter emerge come pilastro fondamentale nel garantire un'esperienza di acquisto positiva e coinvolgente per il cliente. Tuttavia, ciò che spesso sfugge all'occhio comune è la complessità che si nasconde dietro la formazione e gestione di questi professionisti. LFM, grazie alla sua esperienza pluriennale, ha sviluppato un sistema sofisticato per affrontare queste sfide. 1. Selezione del Personale: L'Arte del Recruiting La ricerca del candidato giusto è una fase cruciale. Questo processo va oltre una semplice valutazione delle competenze; richiede una comprensione profonda delle esigenze del cliente e della cultura del brand. LFM, con il suo vasto database profilato di oltre 20.000 contatti, è in grado di offrire ai clienti una selezione rapida e mirata. Il dedicato personale di backoffice di LFM non solo intervista i candidati, ma è specializzato nell'identificare quelli che rispecchiano al meglio le necessità dei clienti attraverso domande killer che consentono di clusterizzare immediatamente i candidati. 2. Formazione Continua: L'Importanza dell'Aggiornamento Una volta selezionato, il promoter entra in un ciclo di formazione continua. LFM utilizza sistemi avanzati di formazione, forniti dalla propria divisione interna di business intelligence, per fornire formazione da remoto, permettendo ai promoter di accedere a materiali formativi e test ovunque si trovino. Questo approccio sul campo combinato con la formazione face to face in classi dedicate, garantisce che il promoter sia sempre all'avanguardia e pronto a rappresentare al meglio il brand. 3. Il Vantaggio del Multisharing Nel mondo frenetico del retail, la flessibilità è fondamentale. Molti promoter cercano opportunità di lavoro che vanno oltre le tradizionali due o tre giornate a settimana. Riconoscendo questa esigenza, LFM offre la possibilità di multisharing. In questa modalità, il promoter può lavorare per un brand nelle giornate specificate dal cliente e, nelle altre, rappresentare un altro brand non concorrente. Questa soluzione garantisce la continuità lavorativa desiderata dai promoter, garantendo al contempo la massima efficacia per i clienti che volessero optare per questa modalità condivisa. 4. Impegno verso i Promoter: Pagamenti a 30 gg In un mercato dove i ritardi nei pagamenti sono comuni, LFM si distingue. Garantendo pagamenti a 30 giorni, LFM si posiziona come una delle agenzie preferite dai promoter. Questo impegno non solo rafforza la fiducia tra l'agenzia e i suoi collaboratori, ma riflette anche l'etica e la dedizione di LFM nel garantire condizioni di lavoro ottimali. In sintesi, dietro ogni promoter efficace c'è un intricato sistema di selezione, formazione, gestione e supporto. LFM, con la sua esperienza e competenza, si posiziona come leader in questo processo, garantendo risultati eccellenti per i clienti e opportunità gratificanti per i promoter. Iliad, la rivoluzione nelle telecomunicazioni e l'importanza del messaggio veicolato nei punti vendita Nel panorama delle telecomunicazioni, poche aziende hanno avuto un impatto tanto rivoluzionario quanto ILIAD. Nata in Francia, ILIAD ha rapidamente guadagnato riconoscimento non solo come uno dei principali fornitori di servizi di telecomunicazioni nel paese, ma anche come una forza trainante nell'innovazione e nella trasformazione del settore in tutta Europa. Fondata nel 1991 da Xavier Niel, ILIAD ha iniziato la sua avventura come fornitore di servizi internet. Ma la vera svolta è avvenuta nel 2002 con il lancio di Free, la sua offerta di servizi internet a banda larga. Free ha rivoluzionato il mercato francese offrendo servizi di alta qualità a prezzi estremamente competitivi. Ma non si è fermata qui: nel 2007, ILIAD ha lanciato la sua offerta di telefonia mobile, continuando a sfidare lo status quo e portando benefici tangibili ai consumatori. Ciò che distingue ILIAD da molti dei suoi concorrenti è la sua filosofia unica. L'azienda crede fermamente nella trasparenza, nella semplicità e nella lealtà. Invece di legare i clienti con contratti complicati e costosi, ILIAD offre piani chiari, accessibili e senza vincoli. Questo approccio ha guadagnato la fedeltà di milioni di clienti e ha stabilito ILIAD come un vero game-changer nel settore. Oltre alla sua presenza dominante in Francia, ILIAD ha esteso la sua influenza in altre parti d'Europa. Con acquisizioni strategiche e partnership, l'azienda ha consolidato la sua posizione in mercati come Italia, Irlanda e Polonia. Ogni espansione è stata caratterizzata dallo stesso spirito innovativo e dal desiderio di offrire ai clienti il meglio in termini di servizi e prezzi. Fatte queste premesse, si comprende quanto sia estremamente importante, per ILIAD, portare avanti la promessa di trasparenza, semplicità e lealtà anche nei punti vendita (e non solo nella comunicazione cosiddetta ATL). Per questo motivo la scelta del personale giusto nei punti vendita risulta un fattore critico di successo ed è qui che interviene LFM con i propri servizi di promoting. A raccontare la collaborazione con LFM le parole di Giuseppe Nisticò, manager dell'azienda ILIAD. Giuseppe Nisticò, manager in Iliad La fedeltà e la capacità di trattenere le persone sono metriche fondamentali nel nostro lavoro quotidiano, quando si tratta di gestire persone sul territorio. E' cruciale per noi assicurare che le nostre risorse siano gestite al meglio e fidelizzate. spiega il manager La Divisione Retail e Logistica di LFM assicura la continuità del personale in store di cui abbiamo bisogno. La loro cura per le persone aumenta il tasso di fedeltà e conseguentemente come azienda abbiamo la garanzia di un servizio continuo. La qualità e velocità sono fattori chiave di successo ed LFM è in grado di garantircelo. Sono estremamente contento di averli come Partner GUARDA TESTIMONIANZA Your browser doesn't support HTML5 video. Here is a link to the video instead. Oggi LFM su Iliad riesce a garantire il 99,4 % di copertura giornaliera e questa percentuale è molto alta se si considera che è una progettualità che copre 7 giorni su 7 tutto l'anno Commenta Jasmine Ferraris co-founder di LFM Per noi la priorità è vincere con il cliente e la qualità non deve avere compromessi. Appare dunque chiaro, come, per portare avanti un servizio di qualità il rapporto duraturo con il personale nei punti vendita sia un fattore critico di successo che non deve essere assolutamente sottovalutato.
Nel processo di acquisto di un prodotto o di un servizio, l'esperienza che il cliente vive nei punti vendita fisici continua a giocare un ruolo cruciale nella decisione finale. Questo aspetto, spesso trascurato nell'era digitale, è una leva fondamentale che richiede attenzione e cura. L'agenzia LFM Spa, con oltre 22 anni di esperienza, ha saputo capire l'importanza di questa dimensione e, grazie ai suoi servizi di promoter, training, mistery shopping e merchandiser, saleforce sul territorio, ha contribuito in modo significativo al successo di progetti aziendali, tra cui quello con il colosso Xiaomi. LFM: Un'Esperienza al Servizio del Successo LFM Spa si distingue nel settore per la sua esperienza pluriennale nell'offerta di servizi field di alta qualità. I suoi servizi di promoter, training, mystery shopping e merchandiser sul territorio, forza vendita e ambassador sono stati sviluppati con cura per garantire ai clienti un'esperienza d'acquisto superiore e per ottimizzare le performance aziendali. Il focus sulla qualità, le persone e allo stesso tempo le performance è da sempre chiave in ogni progetto territoriale. Xiaomi: Una Marca Innovativa nel Mercato Italiano Xiaomi è una delle aziende leader nel settore della tecnologia e dell'elettronica a livello mondiale. Fondata nel 2010, la marca si è rapidamente affermata grazie a prodotti innovativi e di alta qualità, che spaziano dai dispositivi mobili agli elettrodomestici intelligenti. In Italia, Xiaomi ha conquistato una crescente base di fan grazie all'attenzione per l'innovazione e alla competitività dei prezzi. Il Progetto Xiaomi con LFM: Una Collaborazione di Successo La partnership tra Xiaomi e LFM ha preso vita nel dicembre del 2018. Fin dall'inizio, entrambe le aziende hanno lavorato in sinergia per creare un'esperienza d'acquisto unica e coinvolgente per i clienti. Attraverso i servizi di field, l'azienda ha contribuito in modo significativo a posizionare i prodotti Xiaomi in modo efficace sui punti vendita della grande distribuzione. Un Team di Eccellenza per il Successo Continuo Oggi, il progetto Xiaomi con LFM conta su un team di back office composto da 6 persone altamente qualificate. Questo team è il cuore pulsante dell'operazione, lavorando incessantemente per garantire che ogni aspetto dell'esperienza d'acquisto sia curato nei minimi dettagli. Grazie a questa collaborazione sinergica, il progetto ha ottenuto risultati straordinari, contribuendo al successo continuo di Xiaomi nel mercato italiano. Grazie infatti all'impegno costante e alla professionalità del team di LFM, unita a una leadership dei manager retail che sono stati in grado di condividere una direzione chiara, il progetto ha saputo soddisfare le aspettative e ha contribuito a consolidare la presenza di Xiaomi nel mercato italiano. Questa collaborazione dimostra che, anche nell'era digitale, la cura dell'esperienza d'acquisto continua a essere una leva fondamentale per il successo aziendale. Le parole di Franco Crespi, manager del progetto field in Xiaomi GUARDA LA TESTIMONIANZA Your browser doesn't support HTML5 video. Here is a link to the video instead. Per capire meglio il punto di vista di chi lavora dentro l'azienda e collabora con LFM riportiamo le parole di uno dei manager di Xiaomi, che con LFM lavora da anni. Lavoriamo con LFM da 5 anni e la collaborazione è molto proficua. Come aziende LFM e Xiaomi condividono lo stesso obiettivo e questo ci porta ad avere successo. Entrambe le aziende, infatti, sono mosse dal voler lavorare per ottenere il successo di Xiaomi e quindi il lavoro che viene fatto da LFM è esattamente quello che l'azienda si aspetta. Diamo poche indicazioni da parte nostra, il focus è sull'obiettivo da raggiungere. LFM è il partner migliore per poter velocizzare il raggiungimento degli obiettivi. Sponsorizzo LFM
Ogni anno, il 26 settembre, il mondo celebra la Giornata Internazionale delle Lingue, un'occasione per riflettere sull'importanza delle lingue nella nostra società globalizzata. Questo evento ci ricorda che le lingue sono molto più di semplici strumenti di comunicazione; sono portatori di culture, storie e identità. In questo articolo, esploreremo la ricchezza della diversità linguistica, le lingue più parlate nel mondo e l'impatto dell'apertura al mondo dell'agenzia LFM. La Ricchezza della Diversità Linguistica Il nostro pianeta è un caleidoscopio di lingue e dialetti diversi. Si stima che ci siano oltre 7.000 lingue parlate in tutto il mondo, ognuna con le proprie sfumature e peculiarità. Dalle lingue amazzoniche alla varietà di lingue parlate in Africa, questa diversità linguistica è una testimonianza della ricchezza culturale e dell'unicità delle comunità globali. Le Lingue più Parlate nel Mondo nel 2023 Tra le migliaia di lingue esistenti, alcune spiccano per il loro impatto globale. L'inglese, il cinese mandarino, lo l'hindi e lo spagnolo sono tra le lingue più parlate al mondo. Queste lingue fungono spesso da ponte tra culture diverse e sono fondamentali nel mondo degli affari, della politica e dell'istruzione a livello internazionale. Vediamole un pò più da vicino. Vediamo subito la classifica aggiornata al 2023: Inglese (1,5 miliardi) Cinese mandarino (1,1 miliardi) Hindi (602,2 milioni) Spagnolo (548,3 milioni) Francese (274,1 milioni) Arabo standard (274 milioni) Bengali (272,7 milioni) Russo (258,2 milioni) Portoghese (257,7 milioni) Urdu (231,3 milioni) 1. L'Inglese: Lingua Globale della Comunicazione L'inglese è indubbiamente la lingua più diffusa a livello internazionale. Con oltre 1,5 miliardi di parlanti nel mondo, essa è la lingua franca dei settori commerciali, scientifici, tecnologici e dell'intrattenimento. La sua diffusione è stata principalmente influenzata dalla colonizzazione britannica e dall'ascesa degli Stati Uniti come potenza mondiale nel XX secolo. Oggi, l'inglese è insegnato nelle scuole di quasi tutti i paesi, ed è la lingua ufficiale di numerose organizzazioni internazionali. 2. Il Cinese Mandarino: La Lingua della Crescita Economica Con una popolazione che supera il miliardo di individui, la Cina è una delle potenze economiche più significative al mondo. Il cinese mandarino è la lingua ufficiale del Paese, ed è parlato da oltre 1,1 miliardi di persone. La sua importanza è in costante crescita, riflettendo l'influenza economica e culturale della Cina nella scena globale. Conoscere il cinese è diventato un vantaggio cruciale per chiunque sia coinvolto negli affari internazionali. 3. L'Hindi: La Lingua delle Diverse Culture dell'India L'India è un mosaico di culture, etnie e lingue. Tuttavia, l'hindi, con oltre 602 milioni di parlanti, emerge come la lingua più diffusa nel paese. È la lingua ufficiale dell'India, utilizzata nei governi centrali e statali. L'inglese è anche ampiamente diffuso in ambito amministrativo e nelle comunicazioni ufficiali, evidenziando la complessità linguistica e culturale di questo vasto paese. 4. Lo Spagnolo: Una Lingua che Attraversa Continenti Lo spagnolo, con oltre 548 milioni di parlanti, è una lingua originaria della Spagna che si è diffusa attraverso il processo di colonizzazione nel continente americano, diventando la lingua madre di numerosi paesi latinoamericani. Questa vasta diffusione la rende una delle lingue più importanti nel commercio internazionale e nella diplomazia. Se invece parliamo di persone madrelingua, la classica delle lingue varia! Cinese mandarino (929 milioni) Spagnolo (474,7 milioni) Inglese (372,9 milioni) Hindi (343,9 milioni) Bengali (233,7 milioni) Portoghese (232,4 milioni) Russo (154 milioni) Giapponese (125,3 milioni) Punjabi (92,7 milioni) Cantonese (82,5 milioni) Se calcoliamo solo i madrelingua, le classifica quindi cambia, seppur in modo sensibile. L’inglese passa infatti al terzo posto – solo un quinto di quel miliardo e mezzo di anglofoni sono infatti madrelingua. Lo spagnolo sale addirittura al secondo posto e così accade anche per il portoghese, che è parlato principalmente in Portogallo e in uno stato molto popoloso come il Brasile, sale di qualche posizione. La Scomparsa delle Lingue Tuttavia, nonostante la vastità delle lingue, molte di esse sono in pericolo di estinzione. Si stima che, in media, una lingua scompaia ogni due settimane. Questo fenomeno rappresenta una grave perdita culturale e linguistica, poiché con l'estinzione di una lingua si perde anche una parte della storia e dell'identità di una comunità. Il numero delle lingue è in costante fluttuazione, sia a causa delle sfide legate alla categorizzazione, sia per la natura dinamica delle lingue stesse, soggette a continui mutamenti. L'estinzione di alcune lingue non è certo una novità, ma ciò che desta preoccupazione oggi è la rapidità con cui migliaia di idiomi stanno scomparendo: secondo diversi studiosi, almeno la metà delle lingue attualmente parlate potrebbe scomparire entro la fine del XXI secolo. Ma cosa sta accadendo? Un punto di partenza per comprendere questa situazione è il notevole squilibrio tra il numero di persone che parlano le diverse lingue nel mondo: secondo Ethnologue, si stima che solo 200 lingue siano considerate idiomi nativi dall'88% della popolazione mondiale. Le migliaia di altre lingue rimangono quindi confinate a una base demografica limitata, in alcuni casi estremamente ridotta. Ma quale è la causa di questa disparità? Certamente non è attribuibile a una qualità intrinseca degli idiomi stessi, dato che non esistono lingue superiori o inferiori alle altre. Il destino di una lingua è piuttosto determinato da fattori di natura sociale, politica ed economica. Le lingue non sono entità indipendenti, ma espressioni della comunità umana che le utilizza. La loro sorte è quindi influenzata dalle vicende del gruppo umano che le adopera: un esempio evidente è la scomparsa repentina di una lingua in seguito a un genocidio o a una catastrofe naturale. Tuttavia, una lingua può scomparire anche se i suoi locutori sono ancora in vita, ma non la tramandano più alle generazioni successive. In questo caso, si parla di cambio di lingua, un processo graduale mediante il quale una comunità sostituisce la propria lingua con un'altra. S. LFM: Un'Eccellenza Multiculturale Quest'anno, l'agenzia LFM ha segnato un passo importante nella sua espansione aprendo due nuove sedi, aggiungendo New York e Dubai alle storiche sedi di Roma e Milano. Questa espansione ha portato a una crescita significativa della diversità nel team di LFM, con membri provenienti da diverse parti del mondo. Oggi, l'azienda vanta una squadra composta da talenti provenienti da Italia, America, Pakistan, Iraq, Romania, Italia, Ghana, Bulgaria, Peru, Marocco, Bolivia, Guinea, Sudan, Egitto, Slovacchia, Moldavia, Russia, Cina, Tunisia, Albania, Algeria, Congo, Madagascar, El Salvador, Brasile, Polonia e molti altri paesi. Questa apertura al mondo non solo ha arricchito l'ambiente di lavoro, ma ha anche portato una prospettiva globale alle soluzioni offerte da LFM ai propri clienti. L'azienda è ora in grado di fornire servizi e consulenze che tengono conto delle diverse culture e delle specificità linguistiche delle diverse comunità. In LFM siamo fieri di questa diversità, ci stimola a cercare sempre punti di vista differenti commenta la co-founder Jasmine Ferraris soprattutto ci spinge ad ascoltare trend che non siano necessariamente prettamente italiani. L'apertura al mondo è da sempre parte del nostro DNA e l'inagurazione degli uffici a New York e Dubai segue questa direzione di appunto apertura a nuovi orizzonti