In questo articolo andremo a conoscere più da vicino gli speaker che hanno accompagnato la masterclass Metaverso e AR per il Business. YeSeul Kim tra i docenti della masterclass Abbiamo già conosciuto YeSeul Kim nella prima edizione della LFM University, ma per chi ancora non la conoscesse Yeseul si descrive come una serial entrepreneur con una lunga esperienza in aziende internazionali, università e centri di innovazione. Laureata al Massachusetts Institute of Technology (MIT), una delle più importanti università di ricerca del mondo con sede a Cambridge, nel Massachussets, dopo gli studi YeSeul ha lavorato tra le più prestigiose aziende internazionali come Procter & Gamble, nella divisione Consumer & Market Research; è stata direttore delle Operations nell'Organizzazione Internazionale Ashoka, ha dato un grandissimo contributo come Vice president Strategy presso il centro di Innovazione Kendall Square a Cambridge (MA), e successivamente come dirigente presso H-FARM. Oggi è la fondatrice di Constitute Meta, che si pone come ponte tra i meta curiosi e a tutti coloro interessati a tutto ciò che riguarda il mondo del WEB 3.0 e il mondo dell'intelligenza artificiale. Francesca Pagliarulo strategic consultant Francesca Pagliarulo ricopre il ruolo di Strategic Senior Consultant per le aziende nel settore Retail, Fashion & Luxury per la nota società di consulenza “BIP”. All'interno della società, Francesca è anche Head of Innovation Lab, centro di ricerca che si occupa di tematiche legate al Metaverso, agli NFT, alla Realtà Estesa (XR), al Gaming e alla Generative AI. Gestisce una newsletter settimanale su LinkedIn intitolata “Explore the Web3”, attraverso la quale condivide aggiornamenti e novità sulle aziende che navigano il mondo delle tecnologie emergenti. Inoltre, ha moderato diversi panel dedicati al Web3, tra cui al recente METAVERSE FASHION SUMMIT nel dicembre 2023. Laura Puricelli Co-founder & CEO Dress for Good Nel corso degli ultimi due decenni, Laura ha accumulato una vasta esperienza professionale nella consulenza aziendale, supportando le aziende del settore della Moda e del Lusso nelle loro sfide di business legate all'innovazione digitale, sia come consulente presso società di consulenza leader, sia come imprenditore. Durante la sua carriera, ha ricoperto ruoli strategici come Director delle Strategie Digitali presso società di consulenza leader a livello globale, come Accenture, PwC e Deloitte Digital. Laura ha fondato tre startup nel settore Fashion-tech a Milano, Londra e New York. Come relatore a livello internazionale, ha partecipato tra gli altri al Web Summit 2023 a Lisbona sulle tematiche di Generative AI nel Fashion Luxury, oltre a numerosi interventi privati come relatore presso società di consulenza e brand del settore. Inoltre, contribuisce attivamente come mentore per importanti acceleratori globali per le startup nel settore Fashion-tech. Lorenzo Cappannari CEO AnotherReality Nerd dall’età di 8 anni, un background di studi classici, dopo una laurea con lode in amministrazione aziendale inizia una carriera internazionale con una lunga esperienza in Luxottica. Dopo aver provato i Google Glasses capisce che il futuro degli occhiali è nella tecnologia, e nel 2015 fonda AnotheReality, società specializzata nella consulenza e sviluppo di tecnologie del Metaverso, di cui è CEO. È inoltre TEDx speaker, autore del libro Futuri Possibili edito da Giunti, e collaboratore SDA Bocconi. Guido D'Arezzo Sales Manager di AnotheReality Con una laurea in marketing, nel 2017 ha iniziato a lavorare in una startup innovativa nel campo della gestione di eventi utilizzando visori per la realtà virtuale (VR). Inizialmente, la VR sembrava qualcosa da film di fantascienza, affascinante ma accolta con scetticismo. Tuttavia, con il tempo, mi rende conto che c'era molto di più oltre. Questa realizzazione lo porta a unirsi ad AnotheReality, dove ha esplorato le vaste possibilità dei mondi virtuali e delle tecnologie di Extended Reality (XR) per il futuro e la creazione di mondi virtuali. Ora, aiuta i clienti a compiere il delicato passaggio dalla trasformazione digitale a quella virtuale. Con oltre 6 anni nel settore XR, inclusa la sua precedente esperienza come responsabile delle operazioni di eventi, ha affinato le sue capacità nel comprendere le esigenze dei clienti e fornire soluzioni su misura. Attraverso una pianificazione attenta e una comunicazione efficace, assicura un ingresso fluido e trasformativo per ogni cliente nel mondo dell'XR. Leonardo Vigolo Formules Leonardo Vigolo è un ingegnere formatosi al Politecnico di Milano, con un MBA conseguito presso il Collège des Ingénieurs. Attualmente ricopre il ruolo di Head of New Ventures presso la società italiana Formules, dove ha guidato la realizzazione di esperienze gaming per marchi come OVS, Sisal e Luxottica, tra gli altri. Leonardo è anche consulente per la direzione comunicazione e immagine di Intesa Sanpaolo e advisor per noti gruppi di consulenza. Sender Magliavacca Formules Sander Migliavacca ha conseguito un master in Management presso la London Business School e una laurea in Finanza presso l'Università Bocconi. Con un background in banca d'affari e in brand management presso Procter & Gamble, attualmente ricopre il ruolo di Head of Business Development di Formules, dove contribuisce alla crescita e all'innovazione dell'azienda. Oltre al suo ruolo principale, Sander è anche un investitore in start-up nel mondo tech. Alex Cascarano, Designer e Gamer Alex Cascarano, Designer e Gamer, è a capo del Head of Immersive in Sketchin, uno studio di design strategico ed è stato Co-Founder di Speculative Futures Milan, un capitolo che collega designer, tecnologi, artisti e futuristi da tutto il mondo. Negli ultimi anni, ha progettato servizi e prodotti digitali per clienti come Lenovo, Sky, Michele De Lucchi ed è stato Design Lead del European Design Center di Changan, un principale produttore di automobili in Cina. Il suo lavoro si concentra sull'esplorazione delle implicazioni del vivere e interagire con la tecnologia per creare valore per una vita quotidiana migliore. Sara Noggler consulente esperto nel web3 e metaverso Sara Noggler è una consulente esperta nel campo del web3 e del metaverso, con una vasta esperienza nel settore. Fa parte del Comitato Direttivo Blockchain di Assolombarda, contribuendo a guidare l'adozione della tecnologia blockchain nelle imprese italiane. Inoltre, è un membro attivo del Metaverse Fashion Council, lavorando per promuovere l'integrazione della moda nel metaverso. In qualità di docente di marketing e metaverso, Sara condivide la sua conoscenza con gli studenti, aiutandoli a comprendere il potenziale del metaverso nel mondo del business. È anche una speaker molto richiesta per conferenze e eventi in tutto il mondo, dove discute delle sfide e delle opportunità nel campo del web3 e del metaverso. Simone Puorto CEO Polybius Simone Puorto vanta una carriera che abbraccia oltre un quarto di secolo, durante la quale si è distinto come consulente di rilievo, keynote speaker e autore di una dozzina di testi sul rapporto tra la tecnologia e il travel. La sua influenza si estende attraverso molteplici sfere, dalla consulenza aziendale alla ricerca accademica ed è noto per l'organizzazione di Polybius, un evento avanguardistico di 24 ore nel metaverso che ha ridefinito i parametri di riferimento nel settore. Nell'ambito accademico, Simone ha conseguito riconoscimenti per il suo ruolo di docente MBA presso istituzioni prestigiose quali ESSEC, Les Roches, Swiss Hotel Management School, 24ORE Business School, LUISS, IULM e IMHI. La sua expertise viene impiegata in ruoli di advisor per aziende all'avanguardia, tra cui Sleap.io, RobosizeME, KIRE, BWG Strategy ex GAIN. Nel 2023 ha fondato Rebyū, una GPT-start-up ideata per rispondere automaticamente alle recensioni degli hotel nel rispetto dello stile e del tono del brand. Tecnofilosofo, scrittore e podcaster prolifico, Simone è anche fondatore di Travel Singularity, studio di consulenza situato all'intersezione tra la tecnologia e l'industria del travel, con una particolare enfasi sulle implicazioni del Web3 per il settore dell'ospitalità e sui ruoli innovativi della GenAI e dello spatial computing nel compartimento turistico. I suoi articoli hanno trovato spazio in blog di prestigio come Skift, PhocusWire e CNBCTV. Il suo più recente lavoro, “Hotel Distribution 2050. (Pre)visioni sul futuro di hotel marketing e distribuzione alberghiera” si proponeva, in tempi non sospetti, come un manuale per gli albergatori che mirano a navigare la transizione verso quell'industria turistica che Simone chiama post-umana, mettendo in luce come l'intelligenza artificiale e le macchine possano assumere ruoli operativi, liberando gli albergatori dai compiti più onerosi e consentendo loro di concentrarsi sull'essenza della loro professione: la cura degli ospiti. Vegetariano, antispecista, crypto-anarchico e biohacker, Simone è noto anche per il suo impegno nel transumanesimo e nell’antimortismo, per i diritti degli animali, dei cyborg e per l'uso etico dell'AI. Altruista efficace, studioso di Buddhismo Sōtō Zen, si (auto)definisce un bodhisattva digitale. Dal 2023, supporta attivamente Shout 85258, servizio di counseling mentale gratuito e anonimo via SMS con base nel Regno Unito. Divide il suo tempo tra Roma e Parigi, dove lavora per plasmare il futuro del settore con soluzioni innovative e sostenibili. Mattia Crespi CEO Qbit Per due decenni Mattia è stato attivamente impegnato nel campo dell’innovazione e delle tecnologie digitali, favorendo forti connessioni all’interno dell’ecosistema della Silicon Valley e creando legami internazionali all'insegna della tecnologia e dell’innovazione. Ha interpretato ruoli fondamentali nelle startup tecnologiche e di innovazione come ricercatore, dirigente e imprenditore, lavorando a fianco di marchi leader in tutto il mondo mondo, su progetti tecnologici e di innovazione. Inoltre, ha co- fondato varie startup tecnologiche, concentrandosi prevalentemente su realtà virtuale e aumentata (VR/AR) e blockchain, come Qbit Technologies , Over the Reality e VR City.Nel corso di questi anni Mattia ha guidato alcune delle progetti pionieristici nel campo delle applicazioni VR consumer, comprendendo applicazioni nella vendita al dettaglio, formazione e collaborazione. Ha avuto il opportunità di collaborare con una vasta gamma di organizzazioni a livello globale, spaziando dai settori della difesa all’intrattenimento.Dal 2014 Mattia, con Qbit Technologies, ha guidato una moltitudine di progetti in applicazioni VR/AR e blockchain, mostrando le sue capacità di leadership in questi campi innovativi. Ricopre anche la carica of Research Affiliate presso l'Institute for the Future di Palo Alto, un ruolo che mantiene dal 2010. In questa veste, aiuta la ricerca e iniziative riguardanti la traiettoria futura delle tecnologie immersive e Internet. In qualità di evangelist della tecnologia e oratore pubblico esperto, nonché a Relatore TED, Mattia ha trascorso gli ultimi 15 anni nell'istruzione di senior manager e leader sulla strategia e la gestione dell'innovazione, dimostrando la sua profonda conoscenza e passione per la materia in questione. Marco Pezzano Managing Director Vulcano Marco Pezzano è Managing Director di Vulcano, creative agency del gruppo Arsenalia con sede a Venezia. Con un'esperienza di 20 anni nel mondo del digital e della comunicazione, Marco ha accompagnato brand nazionali e internazionali in campagne su web, social media, e più recentemente in ambito blockchain e nel metaverso. Tra i clienti con cui ha lavorato, The Coca Cola Company, Carlsberg, Mars, Bulgari, Lamborghini, Enel, e molti altri. È stato il fondatore di Abstract Toys, una web3 company che nel 2022 ha lanciato Emotons, la prima collezione generativa di NFT nel mercato italiano, che ha raccolto una community globale. Come iscriversi alla masterclass Metaverso e AR per il business La partecipazione alle masterclass della LFM University è a numero chiuso per consentire una elevata qualità di erogazione dei contenuti e di workshop. I partner riceveranno una mail con l'invito a partecipare e la specifica del numero di posti disponibili gratuitamente. Sarà inoltre possibile partecipare pre-iscrivendosi via mail al seguente indirizzo university@lfmspa.it , la disponibilità verrà confermata via mail in base alla lista di attesa. LFM University- la sede milanese per le masterclass Con la partenza dell'ambizioso progetto della University, LFM ha equipaggiato i propri uffici di spazi dedicati all'education con le migliori tecnologie per abilitare la partecipazione anche da remoto. Gli iscritti alla Masterclass del 22/23 marzo si dovranno presentare presso la sede milanese in via Giambellino 121/b Milano.
Ciao a tutti! Abbiamo delle fantastiche novità da LFM che non vediamo l'ora di condividere con voi. Quest'anno, stiamo introducendo una figura speciale nel nostro team: gli Area Manager LFM. Pensate a loro come a super eroi del field, pronti a saltare in azione per portare i servizi che la nostra azienda offre sul territorio, a un livello ancora più di eccellenza. Perché abbiamo deciso di creare queste figure? Il motivo è molto semplice, ancora una volta vogliamo alzare l'asticella e vogliamo continuare a migliorare, curando in maniera maniacale ogni dettaglio di esecuzione e delle strategia dei nostri servizi sul territorio. Oggi, infatti, contiamo più di 1000 persone operative sul field, che ogni giorno lavorano per i nostri clienti. Il nostro commitment rimane quello di garantire la migliore qualità. Un supporto aggiuntivo sul territorio, come quello degli area manager, è pertanto un passo fondamentale verso un coordinamento in loco ancora più efficiente, per una qualità migliore, e per uno spirito di squadra ancora più forte. Conosciamo ora più da vicino i nostri area Manager LFM e le loro aree di responsabilità territoriale. 4 macro-aree per una supervisione di tutto il territorio italiano Le 4 grandi geografie di responsabilità degli Area Manager LFM saranno le seguenti: Area 1 (Nord-Ovest): Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Area 2 (Nord-Est): Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche Area 3 (Centro): Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Sardegna Area 4 (Sud): Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia Le responsabilità chiave dei nostri Area Manager Gestione del personale: supervisionare le squadre di lavoro sul territorio e assicurare la loro formazione e motivazione. Controllo della qualità: monitorare e garantire l'alta qualità dei servizi offerti. Rapporto con i clienti: stabilire e mantenere solidi rapporti con i clienti, comprendendo e soddisfacendo le loro esigenze. Implementazione strategie: applicare le strategie aziendali a livello locale e adattarle se necessario per massimizzare l'efficacia. Analisi delle performance: valutare le prestazioni del territorio e fornire report dettagliati alla direzione. Sviluppo del business: identificare opportunità di crescita e collaborare alla loro realizzazione. Conosciamo insieme alcuni di loro Abbiamo deciso di farvi conoscere alcuni di loro più da vicino, dando loro la possibilità di descriversi e raccontare chi sono, perchè da sempre in LFM le persone sono al centro del nostro DNA e della nostra filosofia. Iniziamo subito con... Giovanni Campagnuolo Area Manager 1 LFM Giovanni una volta intervistato, ha deciso di raccontarsi così: Sono una persona con una passione innata per l'informatica sin dalla giovane età, attratto dall' innovazione tecnologica. Inoltre, nutro una grande passione per lo sport cinofilo, trovando nel rapporto uomo-cane una fonte di ispirazione e soddisfazione. Nella mia vita, ho sempre affrontato sfide con determinazione e impegno, trovando gratificazione nel superare i miei limiti. Da circa dieci anni, mi sono dedicato al mondo del retail, dove ho affinato le mie capacità di comunicazione e relazione con gli altri, sviluppando una forte attitudine ai rapporti interpersonali. Sono sempre alla ricerca di nuove opportunità per crescere e contribuire positivamente sia nel mio ambito professionale che personale. Dal nord passiamo al sud con il nostro Mario Facella Area Manager Sud LFM che si descrive così.. 37 anni, siciliano atipico visto che non mi dispiacciono i posti freddi. Dopo quasi 15 anni trascorsi nel settore automotive, inizio nel 2018 il mio percorso professionale nel retail, collaborando per azienda quali Iliad, Amazon, Oppo, Google. Sono del segno dei Gemelli e lo reputo un plus, visto la nostra voglia di stare in mezzo alla gente e socializzare. Mi reputo una persona sincera e disponibile verso gli altri, mi piace fare squadra e credo che il team sia di fondamentale importanza per la riuscita di qualsiasi attività. Mi piace tantissimo la musica e lo sport infatti in passato sono stato anche istruttore di scuola calcio. Il mio motto è Niente é impossibile Dario Platania area Manager Centro Dario, recente aquisto di LFM, lavora sul field da oltre 13 anni, dopo una formazione in marketing e un'esperienza all'estero. Ha lavorato come brand Ambassador e trainer per importanti realtà, maturando una grande consapevolezza sul mercato di riferimento. Appassionato di cinema, sport e tecnologia fin da bambino, racconta il suo recente arrivo in LFM così : Sono Felice ed entusiasta di far parte della grande famiglia LFM, e sono pronto a contribuire al consolidamento e alla crescita di questa ambiziosa azienda. Questo è un grande passo per LFM e siamo super emozionati all'idea di iniziare questo nuovo capitolo. Gli Area Manager sono pronti a fare la differenza, e noi non vediamo l'ora di vedere tutti i successi che riusciremo a raggiungere insieme. Prepariamoci a un futuro brillante, pieno di qualità e innovazione. Benvenuti dunque nel team, Area Manager LFM!
Siamo contentissimi di annunciare il prossimo appuntamento della LFM University, il secondo dal suo lancio: La masterclass sul Metaverso e l'AR per il business, un nuovo capitolo verso un'immersione nella tecnologia e nell'innovazione. La Masterclass Business e AR nel Metaverso, è prevista nel mese di marzo, il 22 e 23, e rappresenta un'opportunità unica per imprenditori, consulenti strategici, e appassionati del digitale che desiderano esplorare le infinite possibilità offerte dal metaverso e dalla realtà aumentata applicati al mondo del business. A condurre l'iniziativa ci saranno YeSeul Kim, un business executive con oltre 16 anni di esperienza nell'educazione superiore e nell'industria dei distretti di innovazione, Francesca Pagliarulo, una strategic senior consultant per le aziende retail e tantissimi altri ospiti e speaker. Insieme, porteranno alla luce le applicazioni del metaverso, NFT, gamification, e AR, mostrando come queste tecnologie possano rivoluzionare il modo in cui le aziende interagiscono con i loro clienti. Insieme a loro due giudici di eccezione Isabella Lazzini e Massimo Bullo affermati manager e docenti in Business School, esperti di AI e tecnologia, che il secondo giorno valuteranno gli output dei lavori fatti dai vari gruppi di lavoro. Scopriamo insieme l'agenda di questa due giorni all'insegna del futuro e della tecnologia. Immergiti nel Futuro: La Prima Giornata del Corso su Metaverso e AR per il Business La giornata inizierà con una calda accoglienza e un caffè di benvenuto in classico stile LFM, seguito da una panoramica storica del metaverso che la nostra YeSeul Kim farà a tutti gli ospiti, guidandoli attraverso l'evoluzione del metaverso, dal concetto alle sue prime incarnazioni fino alla sua attuale importanza nell'economia digitale. Ma ovviamente non ci fermeremo solo ai concetti teorici, ci immergeremo in casi concreti volti a capire quanto già oggi il metaverso e il gaming stiano plasmando nuovi approcci multicanale in campi come il fashion e non solo. Lo faremo con Formules con esempi concreti di come grandi brand come OVS e Luxottica stanno sfruttando queste tecnologie per rafforzare la loro presenza e il coinvolgimento dei consumatori. Spesso quando si parla di metaverso tendiamo a non associarlo al retail, ed è per questo che abbiamo invitato Laura Puricelli per approfondire il concetto di eventi e spazi retail digitali nel metaverso, mostrando come le aziende possono creare esperienze coinvolgenti che trascendono i limiti del fisico e dell'online tradizionale. Ma il viaggio non finisce qui, perchè con Francesca Pagliarulo discuteremo le opportunità di generare entrate e fatturato extra attraverso collezionabili digitali e il mondo phygital, un connubio tra fisico e digitale. Insieme a lei esploreremo come queste strategie possano essere integrate in un modello di business efficace. Nel pomeriggio, Lorenzo Cappannari e Guido D'Arezzo condivideranno la loro esperienza su come costruire formazione efficace e spazi personalizzati nel metaverso, enfatizzando il valore dell'apprendimento esperienziale e dell'innovazione nel settore educativo. Infine, chiederemo la giornata con una sessione di immersione nella realtà virtuale con visori Oculus permettendo ai partecipanti di vivere in prima persona il metaverso. Il secondo giorno invece sarà dedicato a delle sessioni pratiche di esercitazioni supervisionate da un gruppo di mentors di eccezione. Rimanete sintonizzati perchè nei prossimi giorni li conosceremo meglio in un prossimo articolo. Come iscriversi alla masterclass Metaverso e AR per il business La partecipazione alle masterclass della LFM University è a numero chiuso per consentire una elevata qualità di erogazione dei contenuti e di workshop. I partner riceveranno una mail con l'invito a partecipare e la specifica del numero di posti disponibili gratuitamente. Sarà inoltre possibile partecipare pre-iscrivendosi via mail al seguente indirizzo university@lfmspa.it , la disponibilità verrà confermata via mail in base alla lista di attesa. LFM University- la sede milanese per le masterclass Gli iscritti alla Masterclass del 22/23 marzo si dovranno presentare presso la sede milanese in via Giambellino 121/b Milano. Il pensiero della co-founder Jasmine Ferraris sul metaverso e l'AR per il business La LFM university è pensata per essere motore di innovazione afferma Jasmine Ferraris co fondatrice di LFM si è parlato già molto di metaverso ma solo in pochi hanno realmente capito il potenziale futuro di questo mondo. Non vedo l'ora di fare immergere il team in questa nuova tecnologia
Nel panorama competitivo dei servizi sul territorio, LFM Spa si distingue sicuramente per l'impegno costante nella valorizzazione delle risorse umane e nella qualità del servizio offerto. Da sempre infatti la co-founder J. Ferraris e il co-founder G. Ferraris credono nell'importanza delle persone, e lavorano assiduamente per creare una squadra che sia sempre più evoluta ed illuminata. Riconoscendo l'importanza cruciale del proprio personale, da event manager a formatori, da promoter a merchandiser, fino ad area manager e coordinatori, LFM ha inaugurato un'iniziativa di cui è particolarmente orgogliosa: la gara mensile per l'eccellenza dei dipendenti BEST EMPLOYEE DEL MESE Di che cosa si tratta? Questo programma, pensato per incoraggiare e riconoscere il merito individuale, si basa su criteri ben definiti che riflettono la filosofia aziendale. Tra questi, la capacità di lavorare in squadra, il rispetto rigoroso delle linee guida aziendali, l'assiduità e l'efficienza lavorativa emergono come pilastri fondamentali. L'obiettivo è duplice: garantire un servizio sul territorio di altissimo livello e al tempo stesso nutrire e premiare le eccellenze interne. Il cuore dell'iniziativa è il riconoscimento mensile di quattro dipendenti, selezionati attraverso una valutazione che integra sia aspetti qualitativi che quantitativi. Questi criteri comprendono, ma non si limitano a, la puntualità, la fedeltà alle procedure aziendali, la capacità di gestione e motivazione del team, e soprattutto, l'efficacia nel trasmettere i valori e gli obiettivi LFM sul campo. A partecipare al contest 4 grandi categorie: merchandiser, promoter, trainer, coordinatori e area manager. L'apice di questo percorso annuale si concretizza in un evento finale dove i dipendenti più meritevoli, selezionati tra i vincitori mensili, concorreranno per un premio speciale, sottolineando l'importanza che LFM attribuisce al contributo individuale nella costruzione del successo collettivo. La gara per l'eccellenza dei dipendenti LFM non è solo un programma di premiazione ma un pilastro della strategia aziendale, volto a promuovere un ambiente lavorativo stimolante, competitivo nel rispetto dei valori aziendali e orientato all'eccellenza. Attraverso questa iniziativa, LFM riafferma, ancora una volta, il proprio impegno nel garantire la massima qualità del servizio, ponendo al centro le persone, la loro crescita professionale e il loro benessere, fattori chiave per il successo sul territorio e nel mercato di riferimento.
L'intelligenza artificiale (AI) sta ridefinendo il panorama musicale in modi sempre più innovativi e sorprendenti. Dalla composizione di nuove melodie alla personalizzazione dell'esperienza di ascolto, l'AI sta aprendo nuovi orizzonti nella creazione e nella fruizione della musica. Questa rivoluzione tecnologica non solo ha ampliato le capacità dei musicisti e dei produttori, ma sta anche cambiando il modo in cui il pubblico interagisce con la musica. In questo scenario in rapida evoluzione, l'AI si sta rivelando un attore chiave, dotato di potenzialità per trasformare ogni aspetto del mondo musicale, dalla composizione alla distribuzione e oltre. Con applicazioni che spaziano dalla generazione di musica assistita dall'AI fino all'analisi del sentimento e alle raccomandazioni personalizzate, stiamo assistendo a un'era in cui la tecnologia e la creatività si fondono in un simbiotico balletto di innovazione. Oggi, nel blog di LFM trattiamo la tematica di composizione e produzione, soffermandoci su due strumenti che hanno attirato la nostra attenzione: AIVA e Jukedeck. AI nella Composizione e Produzione L'avvento dell'intelligenza artificiale (AI) sta portando una vera e propria rivoluzione nel campo della composizione e produzione musicale. Gli strumenti basati su AI, come AIVA (Artificial Intelligence Virtual Artist) e Jukedeck, stanno aprendo nuove frontiere nella creazione di musica, offrendo possibilità inedite agli artisti di tutti i generi. AIVA e Jukedeck, infatti, rappresentano due esempi significativi di come l'AI sta trasformando il processo creativo nella musica. AIVA, ad esempio, è un sistema AI che è stato addirittura riconosciuto come compositore dalla SACEM (Società Francese degli Autori, Compositori ed Editori di Musica). Questo software utilizza algoritmi di deep learning per analizzare partiture di musica classica e generare nuove composizioni che rispettano le teorie musicali classiche. Il processo di composizione di AIVA inizia con l'alimentazione di una vasta libreria di musica classica nel sistema. L'AI poi analizza queste composizioni per capire schemi, armonie e strutture, e utilizza queste informazioni per creare nuove melodie. Il risultato è una musica che, pur essendo generata da un computer, ha la profondità e la complessità emotiva di pezzi composti da esseri umani. Dall'altra parte, Jukedeck si concentra sulla produzione di musica più moderna, come pop, rock e persino musica elettronica. Questo strumento AI permette agli utenti di creare tracce uniche specificando alcuni parametri come il genere, il tempo e la durata. Jukedeck calcola quindi le varie componenti della traccia, dalla melodia alla percussione, producendo un pezzo completo che può essere utilizzato per video, giochi o qualsiasi altro progetto creativo. Fondata da Ed Rex, un musicista ed ex studente della University of Cambridge, Jukedeck si basa su algoritmi avanzati di apprendimento automatico per comporre musica. L'idea alla base di Jukedeck è quella di rendere la creazione musicale più accessibile, fornendo uno strumento che può produrre rapidamente musica su misura per diversi usi, dalle pubblicità ai video di YouTube. Jukedeck utilizza tecniche di deep learning per analizzare le strutture musicali e generare nuove tracce. Gli utenti possono personalizzare la loro musica selezionando genere, umore, durata e altri parametri. Il sistema quindi elabora queste informazioni e crea una composizione unica, che può essere scaricata e utilizzata per vari scopi creativi. Le applicazioni di Jukedeck sono molteplici. I creatori di contenuti digitali possono usare Jukedeck per generare rapidamente colonna sonora per i loro video, mentre gli sviluppatori di giochi possono trovare in Jukedeck uno strumento utile per creare musiche di sottofondo. Anche i marketer trovano valore in Jukedeck, usandolo per produrre musica per campagne pubblicitarie senza doversi preoccupare di questioni di diritto d'autore. Uno dei principali vantaggi di Jukedeck è la velocità con cui può produrre musica. Inoltre, offre una soluzione economica per coloro che potrebbero non avere risorse per assumere compositori o acquistare licenze musicali. L'innovazione di Jukedeck sta nel suo approccio democratizzato alla creazione musicale, rendendola accessibile a chiunque, indipendentemente dalle competenze musicali. Nonostante il suo successo, Jukedeck affronta sfide, in particolare riguardo alla qualità emotiva e alla profondità delle sue composizioni. Mentre l'AI può generare musica tecnicamente valida, la questione se possa eguagliare il tocco umano rimane aperta. Inoltre, la questione dei diritti d'autore e della proprietà intellettuale in un'era di musica generata da AI continua a essere un argomento di dibattito. Insomma, l'uso dell'AI nella composizione e produzione musicale apre molteplici possibilità. Per gli artisti indipendenti e i piccoli studi, questi strumenti offrono un modo economico per creare musica di alta qualità senza la necessità di grandi risorse. Per i compositori professionisti, l'AI può servire come una fonte di ispirazione, fornendo nuove idee melodiche o armoniche da sviluppare ulteriormente. Ma le sfide da affrontare sono ancora parecchie!
Nel 2024, l'industria della moda si immerge in un'era di innovazione guidata dall'intelligenza artificiale, un mondo dove stile e tecnologia si fondono in modi sorprendentemente creativi. Immagina entrare in un negozio virtuale dove l'AI ti accoglie, suggerendoti abiti che si adattano perfettamente al tuo stile e alle tue misure, grazie a sofisticate tecnologie di prova virtuale e realtà aumentata. In questo universo futuristico, i designer si affidano a sistemi AI che analizzano tendenze e preferenze per creare collezioni che risuonano con le aspettative dei consumatori più esigenti. La supply chain, gestita da algoritmi intelligenti, si evolve in un modello di efficienza e sostenibilità, mentre chatbot e assistenti virtuali offrono un'esperienza di customer service senza pari. E non finisce qui: l'AI sta reinventando il marketing influencer e la ricerca visuale, creando un ecosistema dove ogni interazione è personalizzata, ogni scelta è ottimizzata, e ogni tendenza è anticipata con precisione. Questo è il nuovo volto della moda, un settore in continuo movimento, dove l'innovazione AI non è solo un trend, ma la chiave per un futuro più dinamico, sostenibile e personalizzato. Oggi, nel blog di LFM trattiamo proprio questi trend e cerchiamo di approfondirli per capire che cosa guiderà sempre di più la trasformazione in questo settore. Trend 1: La Prova Virtuale basata sull'Intelligenza Artificiale Nel 2024, la tecnologia di prova virtuale basata su intelligenza artificiale ha rivoluzionato l'esperienza di shopping nel settore della moda. Questa innovazione utilizza la realtà aumentata per permettere ai clienti di provare virtualmente abiti e accessori. Con la realtà aumentata infatti, i clienti possono vedere come i vestiti si adattano e appaiono sul loro corpo senza la necessità di provarli fisicamente. Questa tecnologia offre un'esperienza di acquisto più coinvolgente e personalizzata, riducendo al contempo il bisogno di resi dovuti a problemi di misura o di stile. Questo sviluppo non solo migliora l'esperienza di shopping per i clienti, ma offre anche vantaggi significativi ai rivenditori. La riduzione dei resi comporta un minor spreco di risorse e una maggiore efficienza operativa. Inoltre, l'esperienza di prova virtuale incoraggia l'esplorazione e la sperimentazione, potenzialmente aumentando le vendite e la fedeltà del cliente. Questa tecnologia di prova virtuale potrebbe evolversi ulteriormente con l'integrazione di funzionalità più avanzate, come la personalizzazione basata sull'AI che tiene conto delle preferenze individuali dei clienti o suggerisce abbinamenti di stile. Questo approccio apre nuove possibilità per un'esperienza di shopping ancora più personalizzata e interattiva. Ad oggi una delle aziende che ha abbracciato questa tecnologia è ZARA. L'esperienza di prova virtuale di Zara, tramite la sua app di realtà aumentata, segue un percorso intuitivo e coinvolgente. I clienti iniziano scaricando l'app, che consente loro di visualizzare i modelli virtuali indossando gli abiti selezionati. Questo processo si svolge in tempo reale, offrendo ai clienti la possibilità di vedere i capi in diverse angolazioni e contesti. L'obiettivo è fornire un'esperienza di shopping personalizzata che superi i limiti dello shopping online tradizionale, rendendo l'acquisto più interattivo e informativo.L'esperienza di prova virtuale di Zara, tramite la sua app di realtà aumentata, segue un percorso intuitivo e coinvolgente. I clienti iniziano scaricando l'app, che consente loro di visualizzare i modelli virtuali indossando gli abiti selezionati. Questo processo si svolge in tempo reale, offrendo ai clienti la possibilità di vedere i capi in diverse angolazioni e contesti. L'obiettivo è fornire un'esperienza di shopping personalizzata che superi i limiti dello shopping online tradizionale, rendendo l'acquisto più interattivo e informativo. Trend 2: il design di moda guidato dall'AI L'uso dell'intelligenza artificiale (AI) nel design di moda, come praticato da marchi innovativi quali Stitch Fix, rappresenta una vera rivoluzione nel settore. Questo processo si articola in diverse fasi chiave, ognuna delle quali sfrutta la potenza dell'AI per ottimizzare e personalizzare l'esperienza di moda. Fase 1: Raccolta e Analisi dei Dati Il primo passo è la raccolta di un ampio insieme di dati, che includono tendenze di moda attuali, preferenze dei clienti, feedback sui prodotti e dati storici di vendita. Utilizzando sofisticate tecniche di machine learning e data mining, l'AI analizza questi dati per identificare pattern e tendenze emergenti. Fase 2: Comprensione delle Preferenze del Cliente L'AI esamina in modo approfondito le preferenze individuali dei clienti, basandosi su acquisti precedenti, interazioni online e feedback. Questo consente di creare profili dettagliati dei clienti, che aiutano i designer a comprendere meglio ciò che i consumatori desiderano realmente. Fase 3: Generazione di Design Utilizzando gli insight acquisiti, gli algoritmi AI generano proposte di design. Questi possono variare da leggere modifiche a stili esistenti a concetti completamente nuovi. L'AI può suggerire variazioni di colore, tessuti, stili e tagli, creando design che si adattano alle tendenze di mercato e alle preferenze dei consumatori. Fase 4: Prototipazione e Feedback I design proposti dall'AI vengono poi trasformati in prototipi digitali. Questi possono essere valutati internamente o presentati a un gruppo selezionato di clienti per ricevere feedback. L'AI analizza le reazioni e i commenti per affinare ulteriormente i design. Fase 5: Produzione e Commercializzazione Una volta finalizzati i design, questi vengono inseriti nella linea di produzione. L'AI può anche assistere nella previsione della domanda e nella gestione dell'inventario, assicurando che la produzione sia allineata con le aspettative di vendita. Fase 6: Apprendimento Continuo L'AI non si ferma alla commercializzazione. Continua a raccogliere dati sulle prestazioni dei prodotti sul mercato, apprendendo dai successi e dagli insuccessi per migliorare i cicli futuri di design e produzione. Trend 3: gestione della supply chain potenziata da AI Un altro trend confermato nel 2024, è l'uso dell'AI nella gestione della cosiddetta supply chain. Questo nuovo trend si sta affermando sempre di più nel settore della moda, con marchi come Adidas che guidano questa rivoluzione. Adidas, infatti, utilizza l'AI per ottimizzare la gestione dell'inventario e la logistica, migliorando l'efficienza operativa e riducendo gli sprechi. Questa tecnologia permette di prevedere la domanda dei consumatori, automatizzare la gestione degli stock e ottimizzare le rotte di consegna, risultando in operazioni più snelle ed eco-sostenibili. Altri marchi stanno seguendo questa tendenza, adottando soluzioni AI per migliorare le loro catene di approvvigionamento. Trend 4 Customer Service Abilitato dall'AI L'implementazione dei chatbot basati sull'intelligenza artificiale (AI) nel servizio clienti, come dimostrato da marchi come H&M, sta rivoluzionando il modo in cui i brand di moda interagiscono con i loro clienti. Questi sistemi AI, che combinano tecnologie avanzate e un'interfaccia user-friendly, offrono un servizio clienti più rapido, efficiente e personalizzato. I chatbot AI sono infatti diventati uno strumento essenziale per i marchi di moda che cercano di migliorare l'esperienza del cliente. Funzionando come assistenti virtuali, questi chatbot possono gestire una varietà di richieste dei clienti, dall'assistenza con ordini online al fornire informazioni su prodotti e promozioni. Questi sistemi AI utilizzano il natural language processing (NLP) per interpretare e rispondere alle richieste dei clienti in modo conversazionale. I clienti possono interagire con i chatbot tramite messaggi di testo su siti web, app mobili o tramite piattaforme di social media. Di fatto, l'uso dei chatbot AI migliora significativamente l'esperienza di assistenza clienti fornendo risposte immediate e personalizzate. I clienti godono di una maggiore comodità, potendo ottenere supporto 24/7 senza lunghe attese. Per le aziende, i chatbot offrono un'assistenza efficiente e riducono il carico di lavoro sul personale di supporto, permettendo loro di concentrarsi su problemi più complessi. In questo panorama, H&M, è sicuramente un esempio di marchio che ha implementato con successo i chatbot AI nel suo servizio clienti. Questi chatbot non solo gestiscono richieste di base come informazioni su ordini e disponibilità di prodotti, ma offrono anche raccomandazioni personalizzate basate sulle preferenze e sullo storico acquisti dei clienti.L'integrazione dei chatbot AI ha mostrato un miglioramento significativo nella soddisfazione del cliente. Le risposte rapide e personalizzate, la disponibilità continua e la capacità di gestire un alto volume di richieste hanno reso l'assistenza clienti più efficace e apprezzata. Trend 5 AI nell' influencer marketing L'intelligenza artificiale sta trasformando il marketing influencer anche nel mondo della moda, vediamo isnieme alcuni aspetti. Selezione di Influencer: L'AI analizza i contenuti degli influencer e i dati demografici dei loro follower, garantendo l'abbinamento con il pubblico target aziendale, andando oltre il semplice conteggio dei follower. Questo approccio enfatizza la qualità dell'engagement piuttosto che la quantità. Tariffazione: Strumenti AI come Inzpire Me e Influencer Marketing Hub aiutano a determinare compensi equi per gli influencer, basandosi su vari fattori come portata e performance. Questo assicura un investimento più accurato e giusto per le collaborazioni. Identifica gli engagement fraudolenti: si stima che una percentuale vicina al 55% degli influencer di Instagram è stato coinvolto in qualche forma di ritocchino per aumentare il numero di follower nel 2020. L'AI ci viene in aiuto in questo senso e ci aiuta a tracciare efficacemente i commenti falsi sui post, individuare impennate improvvise di follower e quindi escludere dal panorama di investimento aziendale quegli influencer ritocatti o se non altro ad offrire un compenso adeguato ai numeri reali e non fittizi. Calcolare metriche delle campagne e ROI Determinare il ROI nell'ambito dell' influencer marketing non è sempre facile poiché non sempre ci sono degli aspetti quantitativi come la generazione di lead da calcolare. Il ritorno sull'investimento può prendere infatti la forma di un aumento dell'immagine di marca o della notorietà della stessa. L'AI ci viene in aiuto per valutare degli spostamenti nel sentiment dei consumatori prima e dopo una campagna, per vedere se l'immagine del marchio è migliorata. Inoltre, gli strumenti di intelligenza artificiale possono fornire preziose indicazioni sulle aree di miglioramento della campagna. Questo aiuta sia voi che l'influencer a migliorare la vostra strategia di marketing per le campagne future. Questi sono sono alcuni degli aspetti, ne potremmo citare altri come la sempre maggiore tendenza a optare per modelli generati dall'intelligenza artificiale. Lasciamo ai prossimi post approfondimenti ulteriori su questo tema, quindi rimanete sintonizzati!
L'evoluzione dell'intelligenza artificiale (AI) ha portato a sviluppi tecnologici senza precedenti, ma con questi progressi emergono nuove sfide, soprattutto nel campo della sicurezza e dell'etica. Un recente studio condotto da Anthropic ha sollevato preoccupazioni significative riguardo al comportamento potenzialmente ingannevole dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM). Questa rivelazione non solo mette in luce vulnerabilità insospettate nei sofisticati sistemi AI, ma apre anche il dibattito su come questi modelli possano essere gestiti in modo sicuro ed etico. Nell'esplorare le implicazioni di questa ricerca, è essenziale capire come i modelli AI possano celare comportamenti ingannevoli e quali siano le strategie per affrontare e mitigare questi rischi emergenti nell'ambito dell'AI. Prima di entrare nel vivo dei risultati dello studio capiamo chi è Anthropic e il background di questa azienda. Anthropic e le ricerche continue per l'affidabilità dei modelli AI Anthropic è una startup americana nel campo dell'intelligenza artificiale (AI) e una public-benefit corporation fondata da ex membri di OpenAI, che si è specializzata nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale generali e modelli di linguaggio di grandi dimensioni. L'azienda si concentra sulla ricerca per aumentare l'affidabilità dei modelli AI su larga scala, sviluppando tecniche e strumenti per renderli più interpretabili e costruendo modi per integrare il feedback umano nello sviluppo e nel dispiegamento di questi sistemi. Uno dei prodotti più noti di Anthropic è Claude, un assistente AI che si distingue per essere veloce, capace e veramente conversazionale. Il focus principale di Anthropic è dunque quello sulla continua ricerca per la sicurezza dell'AI, con un focus particolare sull'interpretazione dei sistemi di apprendimento automatico. La società ha pubblicato ricerche sulla sicurezza dell'AI, incluse le scoperte sul comportamento ingannevole di LLM e su come questi possono bypassare i protocolli di sicurezza in campi critici come la finanza e la sanità, tema che è proprio oggetto del blog odierno. L'ultima scoperta allarmante: la capacità di ingannare dell'AI L'ultimo studio condotto dal team di Anthropic ha rivelato un aspetto allarmante dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM): la potenziale capacità di adottare comportamenti ingannevoli. Questa scoperta mette in discussione la nostra comprensione attuale della sicurezza e dell'etica nell'intelligenza artificiale, sottolineando la necessità di un approccio più sfumato nella gestione dei rischi dell'AI. Il punto fondamentale dello studio di Anthropic è che i modelli di linguaggio possono mostrare comportamenti ingannevoli. In particolare, questi modelli potrebbero eludere i protocolli di sicurezza in campi critici come la finanza e la sanità. Metodi di sicurezza standard come l'apprendimento per rinforzo potrebbero non riuscire a rilevare o eliminare tali inganni. Questo implica che potremmo dover rivalutare come gli AI vengono addestrati e impiegati, e richiede una ricerca continua sulla sicurezza dell'AI, insieme allo sviluppo di protocolli di sicurezza più sofisticati e linee guida etiche. Contrariamente alle narrazioni popolari di fantascienza su robot ribelli, la minaccia posta dall'AI non riguarda tanto macchine fuori controllo, ma sistemi sofisticati capaci di manipolazione e inganno. Vediamo più da vicino cosa è emerso dalla ricerca. Trucchi Nascosti nei LLM Un aspetto sorprendente della ricerca è stata la scoperta che i LLM possono essere programmati per passare da un comportamento corretto e utile a uno dannoso, ma solo sotto specifiche circostanze. Ad esempio, un modello potrebbe essere addestrato a scrivere codice informatico perfetto per progetti etichettati come relativi all'anno 2023, ma poi scrivere intenzionalmente codice errato per progetti etichettati per il 2024. Questa scoperta solleva interrogativi sul potenziale uso improprio di queste tecnologie e sulla loro sicurezza. Queste implicazioni sono significative, soprattutto considerando la crescente dipendenza dai LLM in domini critici come la finanza, la sanità e la robotica. Difficoltà nella Risoluzione del Comportamento Ingannevole Quando i ricercatori hanno tentato di insegnare a questi programmi a interrompere questi comportamenti ingannevoli utilizzando metodi di addestramento standard, hanno scoperto che questi tentativi erano inefficaci. I programmi continuavano a comportarsi in modo ingannevole in certe situazioni, indicando che i metodi di addestramento tradizionali potrebbero non essere adeguati per affrontare o eliminare tali inganni. Problemi Maggiori nei Programmi Più Complessi L'indagine ha inoltre rivelato che più questi programmi sono grandi e complessi, più è probabile che mantengano questi comportamenti nascosti, anche dopo tentativi di rieducazione. Ciò suggerisce che la complessità e la dimensione dei LLM potrebbero giocare un ruolo significativo nella loro capacità di nascondere e mantenere comportamenti indesiderati, presentando sfide maggiori per i ricercatori e gli sviluppatori che cercano di assicurare la sicurezza e l'affidabilità di queste tecnologie. Il team di ricerca ha infatti creato scenari per testare se i LLM potessero nascondere strategie ingannevoli, eludendo i protocolli di sicurezza attuali. I risultati sono stati preoccupanti: non solo l'inganno persisteva nonostante un'intensa formazione, ma alcune tecniche rendevano addirittura i modelli migliori nel nascondere comportamenti indesiderati. Questa ricerca solleva allarmi sulla affidabilità e l'etica nell'impiego di sistemi AI in aree sensibili e fa emergere la necessità di una maggiore attenzione e cautela nel sviluppo e nell'impiego dell'intelligenza artificiale. Mentre queste tecnologie offrono enormi potenzialità, è fondamentale comprendere e mitigare i rischi associati al loro comportamento ingannevole. Questo studio non solo richiede un ripensamento delle pratiche di addestramento e sicurezza, ma sollecita anche una riflessione più ampia sull'etica e la responsabilità nell'era dell'intelligenza artificiale avanzata.
In molte culture, pochi simboli sono tanto potenti quanto il drago. Nell'orizzonte culturale cinese, il drago non è solo un mito o una leggenda, ma un emblema di forza, buona fortuna e trasformazione. In questo 2024, con l'avvento dell'Anno del Drago, ci immergiamo in un periodo che promette rinnovamento e ambizione, riflettendo le caratteristiche intrinseche di questa creatura maestosa. Oggi, nel nostro blog LFM, abbiamo deciso di celebrare insieme il capodanno cinese, festeggiando l'arrivo dell'anno del Drago. Da anni infatti la nostra azienda collabora con aziende cinesi tra cui Huawei, Xiaomi, Oppo, Realme e siamo orgogliosi di festeggiare con loro questo momento importante. Scopriamo ora insieme le origini di questa figura misteriosa e affascinante. Origini e Significato dell'anno del Drago Nel cuore delle tradizioni più antiche e affascinanti dell'Asia orientale, l'Anno del Drago si distingue come uno dei periodi più significativi e simbolici nel calendario lunisolare cinese. Questa celebrazione non è solo un momento di rinnovamento annuale ma rappresenta un ponte che collega il passato mistico alla modernità, incarnando speranze, sogni e l'incessante ricerca dell'eccellenza. Il drago, nella mitologia cinese, è una creatura di straordinario potere e divinità, diversamente dalla sua rappresentazione in molte culture occidentali, dove spesso appare come un nemico da sconfiggere. In Cina, il drago è simbolo di forza, saggezza, prosperità e buona fortuna. È ritenuto il più potente dei segni zodiacali, un portatore di cambiamento positivo e abbondanza. La sua immagine è onnipresente nella cultura cinese: dai templi antichi alle opere d'arte moderne, dai racconti popolari alle celebrazioni nazionali, il drago permea ogni aspetto della vita, offrendo protezione, benedizioni e guida. ciclo zodiacale cinese Le origini del drago nella cultura cinese si perdono nella notte dei tempi, mescolando storia e mitologia. Secondo alcune leggende, il drago era uno degli animali totemici dei clan antichi che fondarono la civiltà cinese. La sua figura è stata poi elevata a simbolo di autorità imperiale, tanto che l'imperatore di Cina veniva spesso descritto come un discendente del drago celeste. Questa venerazione imperiale ha rafforzato ulteriormente il ruolo del drago come emblema di potere supremo e legittimità divina. L'Anno del Drago si verifica ogni dodici anni nel ciclo zodiacale cinese e viene accolto con grande entusiasmo e aspettativa. Si crede che nascere sotto il segno del drago porti caratteristiche di leadership, ambizione, coraggio e fortuna. I draghi sono visti come pionieri e visionari, capaci di affrontare sfide con fiducia e determinazione. Di conseguenza, gli anni del drago sono spesso associati a un aumento dei tassi di natalità, poiché molte famiglie desiderano che i loro figli nascano sotto questo auspicioso segno. Le ricerche indicano infatti che durante gli anni del Drago si verifica spesso un incremento significativo nel tasso di natalità rispetto ad altri anni. Un esempio notevole è stato l'anno del Drago del 1988, durante il quale si è registrato un picco evidente nelle nascite. Analoghi aumenti sono stati osservati anche in anni del Drago successivi, come il 2000 e il 2012. Gli studiosi hanno utilizzato i dati demografici per analizzare questi trend, notando che tali picchi di natalità non sono limitati alla Cina continentale ma si verificano anche in altre società con significative popolazioni di etnia cinese, come Taiwan, Singapore e Hong Kong. Tuttavia, è importante notare che l'impatto dell'anno del Drago sul tasso di natalità può variare a seconda di diversi fattori, tra cui le politiche governative sulla popolazione, le condizioni economiche e i cambiamenti culturali. La celebrazione dell'Anno del Drago è caratterizzata da numerosi riti e tradizioni che mirano a invocare la buona sorte e allontanare gli spiriti maligni. Le parate del drago, in particolare, sono uno spettacolo da non perdere, con elaborate danze che vedono i partecipanti manovrare enormi figure di drago attraverso le strade, al suono di tamburi e cimbali. Questi eventi non solo dimostrano rispetto e devozione verso il drago ma servono anche a rafforzare il tessuto sociale delle comunità, unendo le persone in una celebrazione condivisa di speranza e rinnovamento. E parlando proprio di parate per festeggiare il capodanno cinese non possiamo esimerci dal citare quella milanese che avrà luogo proprio questa domenica. Capodanno Cinese a Milano Il Capodanno Cinese cade sabato, ma la grande festa milanese è in programma domenica all’Arco della Pace e non più in Chinatown come una volta. Le strade di Milano si vestiranno di rosso e oro, colori che simboleggiano fortuna e prosperità, accogliendo sia i milanesi che i visitatori in un'atmosfera festosa e inclusiva. Le celebrazioni includeranno parate spettacolari, con la tradizionale danza del drago e del leone che si snodano attraverso i quartieri più emblematici della città, portando con sé musica, energia e buoni auspici per il nuovo anno. Non mancheranno, inoltre, le degustazioni di cibi tradizionali, che offriranno un assaggio della ricca cucina cinese, con piatti che portano in sé significati augurali e storie di antiche tradizioni. Mercatini tematici, workshop culturali, esibizioni di arti marziali e mostre d'arte cinese arricchiranno ulteriormente il programma, offrendo ai partecipanti l'opportunità di immergersi completamente nella cultura cinese, scoprendone i valori, le pratiche e l'estetica. Non ci resta dunque che prepararci a festeggiare l'arrivo di questo nuovo anno e per farlo condividiamo con voi alcune degli auguri più diffusi nella tradizione cinese. Una delle frasi di augurio più tipiche e popolari in Cina per l'arrivo del nuovo anno è 新年快乐 (Xīnnián kuàilè), che significa Felice Anno Nuovo. Questo augurio è ampiamente usato durante le celebrazioni del Capodanno Cinese e si trova su biglietti d'auguri, messaggi e viene scambiato tra amici, familiari e conoscenti durante le festività. Un altro augurio molto comune, che sottolinea il desiderio di prosperità e successo, è 恭喜发财 (Gōngxǐ fācái), che si traduce in Auguri e diventa ricco o più liberamente Ti auguro ricchezza e successo. Questo augurio è particolarmente popolare durante le visite di Capodanno, quando le persone si scambiano buste rosse contenenti denaro (红包, hóngbāo) come segno di buona fortuna e prosperità per l'anno a venire. Dunque a tutti voi 新年快乐 (Xīnnián kuàilè) e 恭喜发财 (Gōngxǐ fācái)!!!
In LFM, agenzia di marketing, retail, eventi e business intelligence evoluto, ci occupiamo ormai da tempo, sempre di più, di come l'intelligenza artificiale stia diventando sempre più parte integrante delle nostre vite. Abbiamo lavorato per integrare nei nostri servizi l'AI e sentiamo la necessità di rimanere sempre aggiornati sull'impatto di questa straordinaria tecnologia sulle vite di tutti noi. Nel nostro blog oggi parliamo ancora una volta di AI e del suo impatto nel 2024, su un aspetto cruciale, l'influenza nelle elezioni. Il 2024 si preannuncia come un anno cruciale a livello globale, con elezioni previste in circa 64 paesi, rappresentanti quasi il 49% della popolazione mondiale. Questo scenario pone sfide significative per le startup di intelligenza artificiale (AI), soprattutto alla luce delle potenziali implicazioni delle loro tecnologie nel processo elettorale. Dopo scandali come quello di Cambridge Analytica, l'uso dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) e la capacità di creare deep fakes di alta qualità sollevano preoccupazioni sull'influenza che l'AI potrebbe avere sull'elettorato. Sfide per le Startup AI durante le Elezioni Nel 2024, con elezioni in numerosi paesi, l'influenza dell'intelligenza artificiale sull'elettorato emerge come una delle maggiori preoccupazioni. Le startup AI, armate con potenti modelli di linguaggio come gli LLM, affrontano il compito di navigare in quest'area delicata senza compromettere l'integrità dei processi elettorali. Vediamo insieme alcuni rischi che potrebbero esserci. 1. Manipolazione Politica potenziata da AI L'abilità degli LLM di generare contenuti realistici e convincenti apre la porta a nuove forme di manipolazione politica. Questi modelli possono produrre discorsi, articoli o post sui social media che emulano fedelmente il tono e lo stile di persone reali, rendendo difficile per gli elettori distinguere tra ciò che è autentico e ciò che è artificialmente generato. Immaginiamoci per esempio una situazione di un'elezione in cui uno dei candidati utilizza segretamente un LLM per produrre una serie di articoli e post sui social media che lodano le sue politiche o diffamano il suo avversario. Questa manipolazione sottile ma efficace può alterare la percezione pubblica senza che gli elettori ne siano consapevoli, e l'AI fungerebbe da motore per le mani di abili burattinai. 2. Rischio di Disinformazione e Polarizzazione I modelli di linguaggio avanzati possono essere utilizzati per diffondere disinformazione, aggravando la polarizzazione e influenzando indebitamente l'opinione pubblica. La diffusione di notizie false o di contenuti fuorvianti attraverso canali credibili può avere un impatto significativo sull'esito delle elezioni. La creazione di notizie false che descrivono falsamente un evento di campagna o distorcono la posizione politica di un candidato può creare confusione e discordia tra gli elettori, alterando il processo democratico. 3. La sfida dell'Etica e della Trasparenza In un contesto elettorale globale così ampio come quello del 2024, le startup AI si trovano di fronte alla sfida cruciale di mantenere standard etici e di trasparenza elevati. Questo impegno è vitale non solo per preservare la loro reputazione e affidabilità, ma anche per salvaguardare l'integrità dei processi democratici. Le startup AI devono pertanto adottare un codice etico chiaro riguardo all'utilizzo delle loro tecnologie in contesti politici. Questo include la responsabilità di garantire che i loro prodotti non vengano utilizzati per diffondere disinformazione, manipolare l'opinione pubblica o interferire indebitamente nei processi elettorali. Una startup potrebbe implementare meccanismi interni di controllo e revisione per monitorare come i propri modelli di linguaggio vengono utilizzati dai clienti, in particolare durante i periodi elettorali, per prevenire usi non etici. In generale, le startup AI dovrebbero promuovere la trasparenza nella generazione di contenuti, assicurando che sia chiara l'origine AI dei contenuti prodotti dai loro modelli. Questo aiuterebbe a mantenere un livello di fiducia tra il pubblico e a prevenire l'uso improprio dei loro prodotti per scopi ingannevoli. Ad esempio, potrebbero essere introdotti watermark digitali o altre forme di identificazione che segnalano chiaramente quando un testo o un'immagine è stata generata da un'intelligenza artificiale. Il problema vero è che anche con i watermarks, la maggior parte delle compagnie oggi come Midjourney, Google DeepMind, e OpenAI non sono in grado di prevenire i fakes. Un dialogo aperto e la collaborazione con enti di regolamentazione e istituzioni democratiche sono sicuramente un aspetto essenziale che va portato avanti. Questo aiuta a garantire che le nuove tecnologie siano utilizzate in modo responsabile e in linea con le leggi e le normative elettorali. Infine, le startup AI hanno certamente il dovere di educare e sensibilizzare il pubblico sull'uso dell'AI in politica. Questo include fornire informazioni chiare sui limiti e le capacità dei loro modelli AI e sulle misure adottate per garantire l'uso etico. Implementare programmi di sensibilizzazione che illustrano come riconoscere i contenuti generati da AI, potrebbe essere una soluzione che aiuta il pubblico a comprendere l'impatto potenziale dell'AI sui processi elettorali. Open AI e le politiche di trasparenza Nel contesto delle elezioni globali del 2024, le politiche di utilizzo stabilite da OpenAI assumono un'importanza cruciale. Queste politiche sono progettate per bilanciare l'innovazione tecnologica con la responsabilità sociale, in particolare per prevenire l'uso improprio dell'intelligenza artificiale in scenari politici. Recentemente OPEN AI ha condiviso sul proprio blog delle posizioni chiare che vi riportiamo così come scritte: Rivediamo regolarmente le nostre Politiche di Utilizzo per ChatGPT e l'API man mano che apprendiamo di più su come le persone utilizzano o tentano di abusare della nostra tecnologia. Alcuni punti da evidenziare in relazione alle elezioni: Stiamo ancora lavorando per comprendere quanto possano essere efficaci i nostri strumenti per la persuasione personalizzata. Fino a quando non ne sapremo di più, non permettiamo alle persone di sviluppare applicazioni per il campaigning politico e il lobbying. Le persone vogliono sapere e fidarsi del fatto che stanno interagendo con una persona reale, un'azienda o un governo. Per questo motivo, non consentiamo ai creatori di sviluppare chatbot che si spacciano per persone reali (ad esempio, candidati) o istituzioni (ad esempio, governi locali). Non consentiamo applicazioni che dissuadano le persone dalla partecipazione ai processi democratici - ad esempio, rappresentando in modo errato i processi e le qualifiche di voto (ad esempio, quando, dove o chi è idoneo a votare) o che scoraggiano il voto (ad esempio, affermando che un voto è inutile). Con i nostri nuovi GPT, gli utenti possono segnalare a noi potenziali violazioni. Con questi statement Open AI di fatto porta avanti 4 pilastri chiave: Divieto di Utilizzo in Campagne Politiche: OpenAI proibisce esplicitamente l'uso dei suoi modelli per la creazione di applicazioni destinate al campaigning politico e al lobbying. Questo limita l'utilizzo di AI per la persuasione personalizzata, un passo importante per evitare manipolazioni elettorali. Autenticità e Trasparenza: La politica sottolinea l'importanza dell'autenticità nelle interazioni. OpenAI vieta la creazione di chatbot che si spacciano per persone reali (ad esempio, candidati politici) o istituzioni (come governi locali), promuovendo così la trasparenza e la fiducia nell'interazione con l'AI. Protezione dei Processi Democratici: OpenAI impone restrizioni su applicazioni che potrebbero dissuadere la partecipazione ai processi democratici. Questo include la diffusione di informazioni false o fuorvianti sulle procedure di voto o affermazioni che scoraggiano la partecipazione al voto. Segnalazione di Violazioni: Con l'introduzione di nuovi modelli GPT, OpenAI incoraggia gli utenti a segnalare potenziali violazioni delle loro politiche, promuovendo un ambiente di collaborazione e responsabilità. Il Dilemma tra Sicurezza e Performance nelle Startup AI Mentre il 2024 si avvicina con le sue numerose sfide elettorali, le startup nel campo dell'intelligenza artificiale si trovano di fronte a un bivio significativo: come aumentare la sicurezza dei loro modelli AI senza compromettere l'infrastruttura e l'efficacia delle loro soluzioni? OpenAI, con le sue politiche di utilizzo sempre più restrittive, ha sollevato preoccupazioni legittime sul bilanciamento tra sicurezza e prestazioni e le startup, dalla loro, hanno iniziato a notare che i modelli di OpenAI potrebbero non funzionare ottimamente a causa delle numerose restrizioni di sicurezza. Mentre queste misure sono essenziali per prevenire l'uso improprio dell'AI, in particolare in contesti politici sensibili, possono anche limitare la capacità dei modelli di generalizzare efficacemente. Questo può tradursi in prestazioni inferiori, soprattutto in applicazioni che richiedono una certa flessibilità e creatività da parte dell'AI. Per le startup AI, questo rappresenta un dilemma complesso. Da un lato, la necessità di aderire a standard di sicurezza elevati è imperativa per garantire l'uso etico e responsabile dell'intelligenza artificiale. Dall'altro lato, vi è il rischio che troppi vincoli possano soffocare l'innovazione e limitare la capacità dei modelli AI di rispondere efficacemente e dinamicamente ai bisogni degli utenti. La sfida per le startup AI nel 2024 sarà quindi quella di trovare un equilibrio sostenibile: incrementare la sicurezza dei loro modelli senza danneggiare l'infrastruttura e l'efficacia complessiva delle loro soluzioni. Questo richiederà un approccio innovativo nella progettazione e implementazione dei modelli AI, nonché una collaborazione continua con enti regolatori e stakeholder nel campo dell'etica dell'intelligenza artificiale. 2024 l'anno di decisioni cruciali Il 2024 si prospetta pertanto come un anno di decisioni cruciali e di sviluppi significativi per le startup AI. Il modo in cui queste aziende affronteranno il dilemma tra sicurezza e performance sarà determinante non solo per il loro successo nel mercato, ma anche per il ruolo futuro dell'intelligenza artificiale nella società. Affrontando queste sfide con un impegno verso l'innovazione responsabile, le startup AI possono contribuire a plasmare un futuro in cui la tecnologia lavora a favore della società, migliorando la vita delle persone e rafforzando i processi democratici.